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    SMPTE - Sezione Italiana
            BOLLETTINO 93
              Ottobre 2008



EDITORIALE

E’ interessante osservare su quali argomenti si vada appuntando di tempo in tempo l’attenzione degli ambienti tecnici televisivi. Cio' lo si rileva con maggiore evidenza dai programmi delle conferenze che arricchiscono i due piu' grandi appuntamenti del settore, il NAB di Las Vegas e la IBC di Amsterdam, quest’ultima chiusasi quest’anno con un ulteriore incremento di visitatori, che hanno sfiorato il numero di 50.000 (vedi foto).
Data ormai per scontata l’affermazione della televisione ad alta definizione (HDTV) attraverso le varie reti satellitari, terrestri ed in cavo, argomento che aveva polarizzato l’attenzione dei vari convegni e conferenze negli ultimi anni, ad esso e' andato gradualmente sostituendosi quello del Cinema Digitale, logica evoluzione tecnologica della HDTV. Va peraltro rilevato che i rilevanti traguardi tecnologici conseguiti dal Cinema Digitale ai due livelli di 2K e 4K sono stati surclassati dalle eccezionali prestazione dell’Ultra-HD, sistema proposto gia' dal 2005 dal broadcaster pubblico giapponese NHK (che conta di diffonderlo al pubblico fra una decina di anni) e caratterizzato da una immagine a livello 8K (formata quindi da 7680x4320 pixel). Di tale sistema abbiamo gia' ampiamente parlato in passati editoriali, anche quest’anno esso e' stato presentato all’IBC di Amsterdam, questa volta col nome di Super Hi-Vision (per ricordare la gloriosa Hi-Vision a 1125 righe introdotta dai lontani anni ’80) con eccezionali immagine giunte su fibra ottica in diretta dalle camere della BBC a Londra e, via satellite, dal Laboratorio Ricerche della RAI di Torino che ha inviato alla IBC materiale pre-registrato.
Ma torniamo al Cinema Digitale. Nell’ambito di tale tema, l’aspetto sul quale in quest’ultimo anno si vanno concentrando molte attenzioni riguarda la sua versione tridimensionale, indicata convenzionalmente con l’ovvio acronimo 3D. Tale tema era stato proposto, con lungimirante preveggenza, gia' nel Forum che la SMPTE aveva organizzato lo scorso anno nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia ed e' stato logicamente ripreso nell’edizione di quest’anno del Forum, tenutasi al Palazzo del Cinema di Venezia lo scorso 2 settembre, come si riferisce in un’altra parte di questo Bollettino. Lo stesso tema e' stato anche oggetto sia di numerose relazioni presentate nel programma delle Conferenze dell’IBC-08, tenutasi ad Amsterdam dall’11 al 16 settembre scorsi, sia di dimostrazioni in molti stand della Exhibition.
Il Gruppo di Studio DC-28 della SMPTE aveva in corso da alcuni anni una laboriosissima stesura dei vari standard che riguardano i molteplici aspetti del Digital Cinema sulla scia delle specs (abbreviazione inglese di "specifications") proposte dal luglio 2005 dal DCI (Digital Cinema Initiatives), il gruppo di lavoro creato nel 2002 dalle major cinematografiche di Hollywood per mettere ordine nelle molteplici soluzioni che l’industria andava proponendo al riguardo. Da quest’anno, completato il suo compito, il posto del DC-28 e' stato preso da due SMPTE Technology Committies: il 21DC (Digital Cinema Applications, per tutte le normative dall’ acquisition fino al packaging e il 10E (Essence Technology) per il settore della restitution (apparati di sala).
Come gia' ricordato nel Bollettino n°86 del febbraio di quest’anno, la DCI ha definito nelle Specs la catena operativa del Cinema Digitale, il cosiddetto Digital Cinema Workflow (vedi figura 1), che va dalla ripresa di immagini e suoni nella fase di produzione (da cui esce il DSM, Digital Source Master) al loro processamento nella fase di post-produzione (che fornisce il DCDM,Digital Cinema Distribution Master) alla loro compressione e criptaggio (da cui esce il DCP, Digital Cinema Package) fino al loro trasporto alle sale cinematografiche, via supporti su disco o via cavo o anche satellite, nelle quali sale si ritorna al formato DCDM originario, necessario alla riproduzione video sugli schermi ed a quella audio dagli altoparlanti delle sale di proiezione.
Si ricorda anche che la struttura del DCDM e' stata progettata dagli esperti della DCI con un formato tale da poter ospitare nello stesso contenitore entrambi i due correnti formati cine: il widescreen 1,85:1 ed il superwidescreen 2,39:1. Sono anche stati definiti dal DCI i livelli di risoluzione del Cinema Digitale, quello a 2K (2048 pixel per linea) e quello a 4K (4096 pixel per linea). In relazione a tali due livelli di risoluzione due corrispondenti contenitori hanno dovuto quindi essere approntati (vedi figura 2 per il solo livello 2K):

- quello a 2K formato da 2048x1080 pixel, in grado di ospitare sia una immagine cine widescreen 1,85:1 formata da 1998x1080 pixel che una immagine cine superwidescreen 2,39:1 formata da 2048x858 pixel
- quello a 4K formato da 4096x2160 pixel, in grado di ospitare sia immagine cine widescreen 1,85:1 formata da 3996x2160 pixel che una immagine cine superwidescreen 2,39:1 formata da 4096x1714 pixel.

Dei due livelli di definizione definiti dalla DCI, a 2K ed a 4K, solo il primo (2K) e' oggi ampiamente impiegato nelle varie sale attrezzate per proiezioni di cinema digitale, mentre il secondo (4K) lo si ritrova per ora solo in installazioni sperimentali. Anche alla Mostra del Cinema di Venezia le sette sale operanti in cinema digitale adottavano il livello 2K, come pure la Sala Volpi ove si e' svolto il Forum SMPTE.
Per quanto invece riguarda le proiezioni 3D effettuate nel corso di tale Forum sono stati impiegati due fra i vari sistemi 3D che il mercato mette oggi a disposizione:

- il sistema Dolby 3D che impiega occhiali "anaglifi su steroidi". Anaglifi poiche' separano le due immagini in base al colore, su steroidi poiche' non fanno uso di un colore (il blu) per l’occhio destro e di un altro (il rosso) per l’occhio sinistro come avviene nei sistemi anaglifi convenzionali, bensi' di tre colori primari RGB per l’occhio destro e di tre altri R’G’B’ (leggermente diversi dai primi) per l’occhio sinistro. Tale funzionamento e' assicurato dai cinquanta filtri dei quali sono composte le lenti degli occhiali, definiti "passivi" in quanto non viene effettuata in essi alcuna commutazione di funzione nelle loro lenti.
- il sistema XpanD 3D che impiega occhiali a "active polarization". Le due lenti degli occhiali sono formate da altrettanti pannelli LCD che interdicono alternativamente (prima per un occhio, poi per l’altro) il passaggio della luce dell’immagine riflessa dallo schermo sul quale e' effettuata la proiezione. Quest’ultimo quindi emette alternativamente una immagine per l’occhio destro ed una per l’occhio sinistro.

Le proiezioni tridimensionali effettuate con tali sistemi hanno avuto un forte impatto sul pubblico presente nella Sala Volpi, dimostrando come la tecnologia 3D sia oggi in grado di fornire agli spettatori immagini di grande fedelta', sia per la loro elevata definizione che per la verosimiglianza con cui esse riproducono la profondita' di visione. Il lungo cammino, intrapreso quaranta anni fa dai Laboratori di Ricerca della NHK, la televisione pubblica giapponese, per mettere a punto un sistema di cinema elettronico vede cosi' ripagate le fatiche di tanti anni nei quali si e' incrociato il lavoro do ricercatori, tecnici e produttori televisivi e cinematografici.



ATTIVITA’ DELLA SEZIONE ITALIANA DELLA SMPTE

6th DIGITAL INTERNATIONAL SMPTE FORUM – Venezia 2 settembre 2008

La SMPTE ha organizzato anche quest’anno, nella fastosa cornice della 65ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la sesta edizione di questo importante Forum, dedicato a "L’industria della cinematografia digitale: i contenuti che creano valore".
Dopo le parole introduttive del Chairman di SMPTE-Italy Franco Visintin, che ha ripercorso le tappe attraverso le quali si e' giunti dall’iniziale video analogico ad alta definizione al Cinema Digitale, del Direttore del settore cinema de La Biennale di Venezia Luigi Cuciniello, che ha illustrato i traguardi raggiunti dal Forum in questi anni e di Kimberly Maki, Executive Director della SMPTE, che ha descritto i campi d’azione di questa ormai veterana associazione (la sua nascita risale al 1916), il Forum ha visto succedersi sul podio alcuni fra i piu' prestigiosi nomi dei pionieri del Cinema Digitale: Neil Feldman della In-Three, Peter Wilson dell’EDCF (European Digital Cinema Forum), Charlotte Jones di Screen Digest, Fabrice Testa della XDC e Julian Pinn della Dolby Labs. Iniziamo da questo bollettino un resoconto di tali relazioni, riportando qui i concetti esposti da Neil Feldman e rimandando gli argomenti presentati dagli altri relatori ai prossimi bollettini.
Neil Feldman della In-Three ha presentato una relazione dal titolo "Dimensionalisation ® – Creating 3D movies from 2D images" Per creare un contenuto in 3D esistono oggi piu' strade: o si segue la strada piu' convenzionale che impiega una molteplicita' di telecamere, oppure si battono le strade della Computer Graphics impiegando una seconda camera virtuale ovvero attuando un rendering con due camere virtuali, oppure adottando il processo di "dimensionalizzazione" brevettato dalla In-Three.
Tale processo permette di tridimensionalizzare le convenzionali riprese cinematografiche in 2D, dando ad esse l’opportuna profondita' d’immagine. Il processo puo' essere interamente realizzato in post-produzione, evitando cosi' ai produttori le difficolta' di ripresa connesse all’impiego di una doppia camera ed agli spettatori l’affaticamento del loro sistema visivo (come tale sistema ha ampiamente dimostrato). Il processo prevede per la visione degli spettatori in sala l’impiego di occhiali attivi che possono essere riutilizzati dal pubblico di successive visioni dopo una opportuna fase di lavaggio.
Il processo di "dimensionalisation" si basa su una approfondita conoscenza della geometria stereoscopica (vedi figura 3) e sull’impiego di tecniche di graduazione della profondita' (depth grading) che esplicitano la profondita' dell’immagine formando ed allontanando o avvicinando i vari oggetti dallo spettatore.
Un esame comparato dei costi aggiuntivi fra i vari sistemi oggi proposti rivela che l’impiego di doppie camere comporta aumenti del 15% in produzione e del 15-30% in post-produzione; l’uso di computer grafica aumenta i costi del 15% mentre quello del processo di dimensionalization della In-Three li contiene entro il 10%.


ATTIVITA’ INTERNAZIONALI DELLA SMPTE

SMPTE 2008 TECHNICAL CONFERENCE & EXPO

E’ il piu' importante evento annuale della SMPTE, organizzato a Hollywood (Ca) al Renaissance Hollywood Hotel dal 28 al 30 ottobre e preceduto il 27 ottobre da un Pre-Conference Symposium.

SMPTE PRE-CONFERENCE SYMPOSIUM

Intitolato "How Did They Do That?  Innovations in Filmmaking and Live Event Broadcast" e' dedicato a due recenti riprese televisive: la copertura dei Giochi Olimpici di Pechino "Beijing 2008" e la produzione del seriale BBC "Planeth Earth", due importanti sfide tecnologiche per cinematographers, tecnici e produttori, cimentati ad impegnarsi in condizioni operative del tutto particolari. Il Simposio presentera' alcune fra le piu' interessanti applicazioni tecnologiche impiegate nella cattura di immagini altamente drammatiche, sia per l’elevato movimento presente in quelle olimpiche, sia per le difficolta' di cogliere l’attimo fuggente in quelle di "Planet Earth". Emozioni che verranno rievocate dal racconto dei tecnici e dei produttori impegnati in queste riprese.

SESSIONE MATTUTINA: COPERTURA DI BEIJING 2008

moderatore: Dave Mazza, Senior VicePresident, NBC Olympics Engineering; relatori: tecnici e produttori del NBC Olympics Engineering Team.
Dopo una rassegna storica delle riprese televisive delle Olimpiadi, a partire da quelle di Berlino del 1936, Mr. Mazza presentera' un rapporto sui recenti Giochi di Pechino, esponendo la lunga pluriennale progettazione tecnica, le nuove difficolta' incontrate e lo sviluppo dei sistemi installati che prevedevano per il Broadcast Operation Center una doppia operativita' con gli standard europei in HDTV 1080i/50 e in SDTV 625i/50 /(PAL). Procedure di processamento e conversione dei segnali video consentivano poi di passare ai corrispondenti standard americani a 60Hz. Dopo aver esaminato i sofisticati sistemi di produzione ed archiviazione impiegati, verra' gettato uno sguardo sulle innovazioni che verranno introdotte per le future coperture dei Giochi Olimpici futuri.


SESSIONE POMERIDIANA: PRODUZIONE DI "PLANET EARTH"

Presentatore: Dr. Jonathan Keeling, BBC Natural History Unit; relatori: membri del team produttivo della BBC.
Dopo aver descritto i retroscena di questa rimarchevole produzione, il Dr. Feeling spieghera' come le scene sono state concepite, come si sono anticipate alcune previste difficolta' tecniche e raccontera' le esperienze tratte dalle riprese, condizionate e dalle difficili condizioni di ripresa, sia terrestri che aeree (con montaggi giroscopici, ottiche ultra-telefoto e balloon camera) e dalle limitazioni di budget, per non parlare dei pericoli connessi alla presenza di animali selvaggi ed alle precarie condizioni ambientali (gelo, ecc.). Un capitolo a parte riguardera' i problemi di montaggio e post-produzione, specie per il materiale ripreso in super slo-motion e con robot. Il tutto corredato da numerosi esempi.


SMPTE 2008: ANNUAL TECHNICAL CONFERENCE & EXPO

Col titolo "It's all about the Content: Creation, Management, Distribution and Display" la Conferenza e l’annessa Esposizione rappresenta il punto di incontro degli esperti nelle tecnologie del media content business, coprendo un ampio arco di attivita': dagli studios cinematografici, alle reti via etere ed in cavo, alle comunita' di produzione e post-produzione, dalle compagnie di software e dagli integratori di sistema alle tecnologie di riproduzione e di distribuzione.

PROGRAMMA

Martedi' 28 Ottobre
- 13,00 due sessioni tecniche parallele:
The DTV Transition: Moving toward an Analog-Free Future (chair: J.Whitaker, ATSC)
High Speed Infrastructure for 1080P (chair: Gavin Schutz, Azcar)
- 16,00 Apertura ufficiale dell’Esposizione.

Mercoledì 29 Ottobre
- 08,00 Technical Tutorials presentati dalla SMPTE PDA (Professional Development Academy):
Digital Video Package (DVP), speaker: Howard Lukk, Disney.
Image Artifacts in the Digital Era, speaker: Dr. James Larimer.
- 09,30 tre sessioni tecniche parallele:
3D Production - Journey to the Center of the Earth (chair: Lenny Lipton, Real D).
IPTV and Internet Video: Delivering on the Promises (chair: Wes Simpson, Telecom)
New Displays – New Challenges (chair: Dave Bancroft, Thomson).
- 15,30 due sessioni parallele:
Advancements in Compression and Transcoding (chair: Michael Smith, Consultant).
Role of Metadata in Evolution of Media Asset Management (Chair: Jim Casabella, ABC).

Giovedi' 30 Ottobre
- 08,00 Technical Tutorials presentati dalla SMPTE PDA (Professional Development Academy):
Introduction to the Image Interchange Framework for Digital Motion Picture Mastering Presented by Academy of Motion Picture Arts & Sciences' Science and Technology Council (speaker: Jim Houston, Postworks L.A.)
Timing and Synchronization for the Future, (speaker: Peter Symes, SMPTE).
- 09,30 tre sessioni tecniche parallele:
Image Interchange Framework: Image Encoding, Color Transforms and Applications presented by Academy of Motion Picture Arts & Sciences' Science and Technology Council (chair: Ray Feeney, RFX, Inc.).
Digital News Gathering (chair: Dave Siegler, Cox TV).
Digital Convergence: Where Stereoscopic HD Games and Movies Meet for the Home User (chair: Mark Fihn, Veritas et Visus).
- 14,00 due sessioni parallele:
Topics in File-Based Workflows and Technologies (chair: Al Kovalick, Avid).
Image Acquisition (chair: BIll Hogan, Panasonic).





SMPTE – Bollettino della Sezione Italia

c/o Franco Visintin

e-mail : franco.visintin@smpte.it

SMPTE website : http://www.smpte.org

SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it




folla di visitatori nel Pad.1 della IBC-08
Neil Feldman al Forum SMPTE
Fig.1, workflow del cinema digitale a 2K
Fig.2, il contenitore per cinema digitale a 2K
Fig.3, geometria stereoscopica
Logo del DCI (Digital Cinema Initiatives)