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    SMPTE - Sezione Italiana
            BOLLETTINO 88
                Aprile 2008



EDITORIALE

La presenza sul mercato di due formati di registrazione video HD (High Definition), il Blu-Ray ed il HD-DVD, e' stata fino ad oggi annoverata fra le cause di rallentamento nello sviluppo dell’alta definizione televisiva. Ora il ritiro dalle scene del sistema di registrazione su disco HD-DVD, annunciato dalla Toshiba a seguito anche dell’abbandono di tale formato da parte della Warner Bros, sta portando un ulteriore chiarimento nel vasto fronte dell’offerta di immagini in alta definizione che l’industria dei media va indirizzando al grande pubblico. Il sistema Blu-Ray si presenta quindi agli utenti come la chiara evoluzione dell’ormai affermato DVD, gia' ampiamente impiegato per la registrazione di programmi in SD (Standard Definition), verso i sistemi video ad alta definizione, fornendo ad essi un comodo strumento di registrazione dei programmi HD.
Altro elemento catalizzante del trasferimento dalla televisione digitale standard (SDTV) alla HDTV e' la crescente adozione di piu' avanzati sistemi di compressione, quale e' il MPEG4-AVC, e di piu' capaci sistemi di trasmissione, quali sono i DVB-S2, DVB-T2 e DVB-C2, rispettivamente per la diffusione satellitare, terrestre e via cavo, il cui intento globale e' di rendere i segnali video meno "pesanti" ed i sistemi di diffusione piu' "capienti". Un ulteriore elemento in favore della qualita' d’immagine proposta dalla HD e' rappresentato dalla rapida diffusione dei grandi schermi piatti in alta definizione e dei sistemi audio multicanale (5.1, ecc.).
Quello stesso pubblico, che con la televisione analogica aveva trovato nel sistema PAL una accettabile soluzione alle sue esigenze di ricezione e di registrazione, va ricercando oggi analoghe o piu' ampie possibilita' operative in un mondo digitale molto piu' articolato, ma al tempo stesso capace di offrire immagini e suoni di ben migliore qualita' e con piu' ampie prestazioni. In altre parole, sta crescendo nell’utenza la consapevolezza di poter ottenere, sia dalle reti di diffusione (a cui si sono aggiunte quelle IP-TV e WEB-TV), sia dai sistemi di ripresa e di registrazione a livello consumer, prodotti audiovisivi di piu' elevata qualita' grazie alle tecnologie video ad alta definizione ed a quelle audio multicanale ad alta fedelta'.
Sta dunque riemergendo nel mondo televisivo, sia a livello consumer che industriale, una crescente attenzione per la QoS (Quality of Service), cioe' per la qualita' che i servizi di diffusione o di registrazione sono in grado di offrire nei confronti dell’immagine e del suono riprodotti. La stessa cosa sta accadendo sul parallelo fronte delle sale cinematografiche ove l’assuefazione dell’utenza ad immagini e suoni di qualia' modesta, ingenerata dall’impiego di tecnologie analogiche ormai obsolete, viene scossa dall’introduzione delle nuove tecnologie digitali. La crescente diffusione di sale di Digital Cinema sta infatti rimettendo in discussione tutti i parametri sui quali si erano fino ad oggi basate le valutazioni qualitative, dando cosi' un’ulteriore dimostrazione dell’importanza del progresso tecnologico nello sviluppo di una coscienza qualitativa.
L’argomento della qualita' di immagini e suoni riprodotti, ben presente gia' negli anni ’60, all’inizio delle trasmissioni televisive, e negli anni ’80, quando si e' incominciato a parlare di HDTV, e' oggi, con l’avvento del Cinema Digitale, sempre piu' dibattuto nei convegni professionali e dalla stampa specializzata. Il Motion Imaging Journal della SMPTE vi ha dedicato molti articoli nel corso del passato anno. Ricordiamo fra i piu' significativi: "Assessment of Image Quality in Digital Cinema" di Reinhold Thiel et a., apparso sul numero di febbraio/marzo 2007 ; "Cinema Electro-Acoustic Quality Redux" di Tomlison Holman, apparso nel numero del maggio 2007 e dedicato alla risposta acustica delle sale cinematografiche. Su tale argomento vanno anche ricordate le ricerche effettuate in Tektronix da Kevin Ferguson di cui e' apparso un articolo riepilogativo intitolato "Predicting Subjective Video Quality" nel numero di febbraio di Broadcast Engineering e di cui si e'parlato in seminari tenuti recentemente a Milano e Roma dalla Tektronix stessa.
Al modo canonico di valutazione della qualita' di una immagine, basato sui classici parametri rapporto d’immagine, definizione, contrasto, gamma e frequenza d’immagine, valutati col vecchio metodo del MOS (Mean Opinion Score), si vanno oggi aggiungendo modelli matematici predittivi che tengono conto anche di una varieta' di condizioni al contorno della visione umana e che rendono la valutazione agnostica rispetto al sistema video impiegato, simulando al tempo stesso condizioni di visione, tipi di schermo e capacita' dell’osservatore. Tali modelli, quale il DMOS (Differential MOS), avranno anche lo scopo di assistere la comunita' televisiva nella difficile transizione dal piccolo schermo catodico, a bassa definizione e con rapporto d’immagine 4:3, al grande schermo piatto, ad elevata definizione e con rapporto d’immagine 16:9.
Per concludere l’argomento della qualita';, vale la pena di ricordare, specie per i ricercatori, la Engineering Guideline SMPTE 432-1 dedicata al processamento del colore per il Cinema Digitale, notevole progresso rispetto al processamento proposto circa quarant’anni fa in occasione del lancio della televisione a colori. A tale riguardo il Motion Imaging Journal della SMPTE ha pubblicato dallo scorso ottobre una serie di articoli riferiti proprio a tale guideline a firma di Thomas O. Maier. Un ulteriore contributo della nostra associazione alla qualita' delle immagini digitali in movimento.



SMPTE HEAD QUARTERS NEWS

SMPTE HDTV one-day Seminar in Versilia

Iniziamo da questo Bollettino a riportare per sommi capi le parti piu' significative della relazione che John Ive ha presentato lo scorso 8 febbraio 2008 al Dune Hotel di Lido di Camaiore (Viareggio) nel Seminario ivi organizzato dalla Sezione Italiana della SMPTE col supporto della BLT Italia.
La relazione, intitolata "High Definition Production and Distribution Overview" ha preso le mosse dagli HD Masters 2007, tenuti con grande successo a Londra nello scorso giugno, anticipando pertanto la prossima edizione degli HD Masters 2008 che si terrà al Russel Hotel di Londra il prossimo 24 e 25 giugno.
La metamorfosi dalla TV analogica (PAL) a quella digitale in alta definizione (HDTV) ha richiesto piu' di 20 anni, divenendo oggi un fenomeno di portata mondiale. Ma la diffusione della HDTV e' ormai inarrestabile. Grazie al grande schermo, al suono surround ed a costi competitivi essa offre agli spettatori una maggiore realta' e nuove esperienze emotive, potendo contare su un ampio scambio internazionale di programmi, su una forte competizione su piu' canali e sulla rapida evoluzione dei grandi schermi. Tale metamorfosi e' stata assistita da un cambiamento tecnologico che ha consentito l’evoluzione della produzione e della distribuzione a tutto vantaggio del consumatore, rivitalizzando i mondi del cinema e della televisione con nuovi mercati, nuove entrate e nuove emozioni.

Gli ultimi ottant’anni hanno visto l’evoluzione di un mezzo che, iniziata nel 1929 con le trasmissioni televisive di Baird a 30 righe d’immagine, passate poi alle 240 righe e 25 quadri/sec. nel 1934, è arrivato nel 1936 al sistema interallacciato a 405 righe a 50 semiquadri (405i25) adottato dalla BBC nelle sue prime trasmissioni sperimentali. Dopo il II conflitto mondiale l’evoluzione della televisione e' proseguita rapidamente:

- 1964: la BBC-2 inizia le trasmissioni col sistema europeo a 625 righe e 50 semiquadri (625i25);
- 1989: la TV pubblica giapponese NHK inizia le trasmissioni HDTV a 1125 righe e 60 semiquadri (1125i30) col sistema di compressione analogico MUSE;
- 1992: trasmissioni sperimentali in Europa col sistema a 1250 righe e 50 semiquadri (1250i25);
- 1998: inizio di trasmissioni HDTV negli Stati Uniti con i sistemi digitali: quello progressivo a 720righe e 60 quadri (720p60) e quello interallacciato a 1080 righe e 60 semiquadri (1080i30);
- 2006: diffusione HDTV in Europa a 1080 righe e 50 semiquadri (1080i25);
- 20??: diffusione HDTV con risoluzioni verticale ed orizzontale incrementate.

(NdR gli standard sono qui indicati col nuovo metodo EBU che specificain sequenza: il numero delle righe, totali per l’analogico, attive per il digitale, il sistema di esplorazione interallacciato i o progressivo p, il numero dei quadri per secondo).

L’attuale forte espansione del mercato HDTV e' testimoniata:

  • negli Stati Uniti dalla presenza, a fine 2006, di circa 28 milioni di ricevitori e di 43 canali e dalla previsione per il 2011 di 63 milioni di ricevitori e di 109 canali
  • in Giappone, a fine 2006, da circa 10 milioni di ricevitori e di 19 canali, prevedendosi per il 2011 circa 69 milioni di ricevitori e 69 canali
  • in Europa dalla diffusione in 11 paesi con varie piattaforme, includendo dal 2007 paesi come Russia, Belgio, Estonia, Svizzera, Spagna, Olanda, Polonia e Repubblica Ceca, prevedendosi per il 2011 circa 120 canali di emissione.
Ma quali sono gli elementi trainanti nella diffusione dell’Alta Definizione?
Nel settore consumer: gli schermi piatti di grandi dimensioni, per i ridotti costi e le elevate prestazioni; la bassa qualita' delle immagini a Definizione Standard (SDTV) se viste su tali schermi; la consapevolezza dei consumatori e l’ampia gamma di prodotti a loro offerti.
Nel settore professionale: la sicurezza dei contenuti nel futuro, essendo assicurata una loro lunga vita; una tecnologia di II generazione; lo scambio internazionale di programmi.
Nel settore cinematografico: il mantenimento di una buona qualita' anche con i sistemi digitali; i costi ridotti ed una distribuzione piu' sicura.

Agli HD Masters 2007 Ben Keen, Chief Analyst and Director alla Screen Digest, ha affermato che sul mercato europeo molti fattori giocano a vantaggio di uno sviluppo della HD:
  • la penetrazione dei display HD continua a crescere rapidamente, alimentata dalla migrazione verso i ricevitori a schermo piatto HD-Ready;
  • quasi ovunque nell’Europa Occidentale sono stati lanciati pacchetti HDTV, spinti dalla competizione delle Pay-TV e dall’introduzione del sistema di compressione MPEG-4;
  • tutto ciò lancia anche il mercato dei contenuti e dei servizi;
  • sono ampiamente disponibili contenuti in HD nei settori film, sport e canali US turn-key;
  • sono stati lanciati dischi e consolles per giochi in HD, introducendo così il pubblico alle aspettative del sistema HD

ma di contro altri fattori si presentano come freni a tale sviluppo :

  • secondo i dati di fine 2006, c’è pur sempre un "HD content gap" rappresentato dal mezzo milione (solo il 5%) di abbonati abilitati alla HDTV, ben poco contro i 13 milioni di case già attrezzate con ricevitori HD;
  • la HD diventerà un mezzo di massa solo quando sarà divenuta disponibile sulle piattaforme trasmissive non criptate (i servizi FTA, free-to-air), e quindi tra almeno un decennio;
  • non ci sono, per il FTA, ovvi modelli di business e spettri garantiti.
David Wood, membro di rilievo del EHDF (Europea HD Forum) e della EBU (European Broad-casting Union), ha immaginato, dal canto suo, per la HD questa sequenza generazionale:
  • 0G HDTV analogica 1250i25 (durata: 9 anni, dal 1986 al 1994)
  • 1G HDTV digitale 1080i25, 720p50 MPEG2 (durata: 8 anni, dal 1999 al 2007)
  • 2G HDTV digitale 1080i25, 720p/50 AVC (durata: 7 anni?)
  • 3G HDTV digitale avanzata 1080p50?, MPEGn?
  • 4G U-HDTV digitale 8-32 Mpixels ?

Un panorama di tutto rispetto, il seguito del quale rimandiamo al prossimo bollettino….

       

NAB DIGITAL CINEMA SUMMIT.

Come gia' annunciato, da sabato 12 aprile a domenica 13 aprile, nell’ambito del NAB2008, la grande manifestazione nordamericana organizzata, come in tutti gli anni passati, a Las Vegas, si terra' l’atteso Summit sul Cinema Digitale. Esso si occupera' dei principali temi caratterizzanti la transizione dal cinema analogico (quello su pellicola, per intendersi) a quello digitale, fatto che sta monopolizzando l’attenzione degli ambienti cinematografici, come dimostrato dalla prevista presenza, oltre 600 persone, di esperti del settore.
Vari professionisti del video movimenteranno le giornate del Summit:
- Esperti tecnologici parleranno dell’acquisizione con camere digitali dotate di 3 sensori HD a 2/3" o con un solo sensore, come variante del formato 35 mm), tratteggiando anche le prospettive di sviluppo delle camere operanti a 4K.
- La ASC (American Society of Cinematographers) si domandera' come il cinematographer (il nome che gli americani danno al nostro Direttore di Fotografia) possa dare il meglio della sua visione cinematografica con le attuali telecamere digitali HD, come regista e cinematographer possano garantire che le immagini riprese digitalmente rispondano alla loro visione artistica e quali strumenti possano loro permettere di conseguire i risultati desiderati.
- Esperti dibatteranno le sfide che l’acquisizione di immagini digitali in 3D pone ai cinematographers, alla luce dei recenti progressi tecnologici e delle conseguenti innovazioni creative.
- La Art Director’s Guild (associazione scenografi) discutera' quale impatto possa avere la cinematografia digitale su illuminazione, costumi e trucco scenico.
- La DCI (Digital Cinema Initiatives), gruppo di studio creato nel 2003 dai sei maggiori studios di Hollywood (Disney, Fox, Paramount Pictures, Sony Picture Entertainment, Universal Studios e Warner Bros. Studios) col compito di mettere a punto le specifiche del Cinema Digitale, illustrera' gli ultimi progressi nell’emissione di tali specifiche.
- La SMPTE aggiornera' sui progressi conseguiti dal suo gruppo di studio sul cinema digitale DC28, sulla emissione di standard e sui possibili futuri sviluppi in tale campo.
- La NATO (National Association of Theater Owners) parlera' di esercizio ed interoperabilita' delle sale di cinema digitale toccando quegli aspetti non contemplati nelle specifiche DCI.
- Esperti esamineranno i progressi ed i piani per proteggere i film digitali dagli attacchi della sempre piu' aggressiva pirateria dei contenuti, rispettando il delicato compromesso fra sicurezza e praticabilita' nel contesto del DRM (Digital Right Management).
- Altri esperti aggiorneranno i partecipanti sui recenti progressi della stereoscopia cinematografica.
Dunque un’ampia panoramica su quanto di più avanzato l’industria dell’audiovisivo è in grado di mettere in campo nel settore delle immagini ad alta definizione.




SMPTE – Bollettino della Sezione Italia

c/o Franco Visintin

e-mail : franco.visintin@smpte.it

SMPTE website : http://www.smpte.org

SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it




Fig.1, il logo del Blu-Ray Disc
Fig.2, HDTV Seminar in Versilia, da sinistra: Federico Savina, Franco Visintin, Angelo D’Alessio e John Ive
Fig.3, i loghi degli HD Masters per 2007 e 2008
Fig.4, John Ive parla al SMPTE Seminar in Versilia
Fig.5, logo del NAB 2008