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    SMPTE - Sezione Italiana
            BOLLETTINO 85
              Febbraio 2008



EDITORIALE

Le sale cinematografiche digitali si stanno rapidamente diffondendo, approssimando ormai i 5000 schermi in tutto il mondo. Le ultime ad essere state realizzate in Italia formano un complesso di 10 sale approntate dalla Arcadia a Bellinzago Lombardo, a pochi chilometri dalle altre 5 sale che la stessa societa' aveva realizzato nel 2001 a Melzo. In tali complessi gli impianti di proiezione "analogici" per pellicole a 35mm e 70mm sono stati affiancati da impianti di proiezione per Cinema Digitale di formato 2K. Dal canto suo l’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) ha organizzato nella scorsa primavera il primo corso per operatori di cinema digitali.
Tali realizzazioni dimostrano come il lavoro completato nel luglio del 2005 dalla DCI (Digital Cinema Initiatives, organo tecnico creato dalla major cinematografiche di Hollywood), con l’emissione delle specifiche per i due formati di Cinema Digitale (DC) a 2K e 4K proposti sta producendo i suoi frutti.
La sala di proiezione digitale e' l’ultimo anello di una lunga catena operativa, il cosiddetto Digital Cinema Workflow (vedi figura), che va dall’acquisizione di immagini e suoni nella fase di produzione, al loro processamento nelle operazioni di post-produzione, compressione e criptaggio, al loro trasporto ai cinema (in genere via supporti su disco, ma anche via cavo o anche satellite), fino alla loro restituzione sugli schermi e dagli altoparlanti delle sale di proiezione.
Limitandoci alle immagini, la loro acquisizione nei formati adottati per il DC, attuata sia con riprese dirette con telecamere, sia con lettura di filmati su pellicola a 35mm mediante scanner, genera il DSM (Digital Source Master). Seguono poi le operazioni di post-produzione, da cui esce il DCDM (Digital Cinema Distribution Master), la sua compressione e criptaggio, cosi' generandosi il DCP (Digital Cinema Package), fino al trasporto alle sale di proiezione ove il DCP viene decrittato, decompresso e riportato al suo corretto formato d’immagine (rapporto widescreen 1,85:1, o superwidescreen 2,39:1), riottenendosi così il DCDM iniziale che qui viene avviato al proiettore per la fase di restituzione. Il suono segue una analoga trafila.
Va anche rilevato che la struttura del DCDM e' stata progettata dai ricercatori della DCI con un formato tale da poter ospitare nello stesso contenitore entrambi i correnti formati cine: widescreen 1,85:1 e superwidescreen 2,39:1. Poiche' due sono i livelli di definizione che il DCI ha proposto per il Cinema Digitale, quello a 2K (2048 pixel per linea) e quello a 4K (4096 pixel per linea), due corrispondenti contenitori hanno dovuto essere approntati (vedi figura): quello a 2K formato da 2048x1080 pixel e quello a 4K formato da 4096x2160 pixel. Il contenitore a 2K puo' ospitare una immagine cine widescreen 1,85:1 formata da 1998x1080 pixel oppure una immagine cine superwidescreen 2,39:1 formata da 2048x858 pixel. Il contenitore a 4K puo' invece ospitare una immagine cine widescreen 1,85:1 formata da 3996x2160 pixel oppure una immagine cine superwidescreen 2,39:1 formata da 4096x1714 pixel.
Da quanto detto si comprende come le specifiche proposte dal DCI offrano la possibilità di gestire i due classici formati d’immagine, il widescreen 1,85:1 ed il superwidescreen 2,39:1 sia per gli attuali impianti ad alta definizione (2K), sia anche per i futuri impianti ad altissima definizione (4K). Al Cinema Digitale viene cosi' offerto un consistente arco di sviluppo per un futuro che le attuali prospettive rivelano molto promettente.


SMPTE HEAD QUARTERS NEWS

SMPTE Professional Development Academy (SMPTE PDA)

Nell’ambito della missione formativa che la SMPTE prevede nel suo statuto, la PDA – Professional Development Academy e' stata creata col compito di offrire ai membri della SMPTE servizi ed opportunita' atte a fornire gli opportuni aggiornamenti sulle principali tecnologie sulle quali si basa la loro attivita' professionale.
Tali servizi si esplicano attraverso attivita' formative ed informative, quali corsi e seminari, tenute in tempo reale via internet mediante webcast interattivi (SMPTE PDA Now), tutoriali ed articoli tecnici basati su testi html (SMPTE PDA Docs) ed anche podcast, interessando cosi' quei membri impossibilitati a seguire la corrente programmazione di conferenze della SMPTE.
Queste attivita', che si svolgono attraverso sessioni mensili, ciascuna dedicata ad uno specifico argomento, sono a disposizione dei membri SMPTE, mentre i non-membri possono accedervi a pagamento. Il calendario del PDA prevede per il 2008 i seguenti argomenti:

- 17 gennaio: "IPTV – What Does it Really Mean and How Does it Work?"; guest speaker: Greg Thompson, chief video architect, Video & Content Networking Business Unit, Cisco.
- 14 febbraio: " Tapeless Image Acquisition – What to Expect from Those Who Have Made the Transition"
- 13 marzo : "HD Image Acquisition"; guest speaker: Larry Thorpe, Broadcast & Communications Division, Canon U.S.A. Inc
- 10 aprile: "3D Display Technologies"
- 8 maggio: "Color Science"
- 12 giugno "Metadata; MXF; Non-essence Data"

Ulteriori informazioni sulla PDA possono essere tratte dal sito ufficiale della SMPTE www.smpte.com alla voce "education".
NAB DIGITAL CINEMA SUMMIT al NAB2008, da sabato12 aprile a domenica 13 aprile.

Il summit affronta i temi della transizione alla tecnologia digitale rilevanti per Hollywood e per tutta l’industria del cinema. Ad esso partecipano 650 top content creators, packagers e distributori di cinema digitale. I partecipanti includono una sezione trasversale di gestori di cinema, di distributori, di broadcasters e di altri operatori del settore nei suoi aspetti ingegneristici, creativi e commerciali. Nel summit saranno toccati temi essenziali come la cinematografia digitale, la produzione stereoscopica, la direzione artistica, i processi di digital intermediate e di d-cinema mastering, la distribuzione in 2D e 3D, i problemi di proiezione, l’anti-pirateria ed i progressi nella standardizzazione del cinema digitale. In particolare, il summit si articola nei seguenti temi:
  • "Digital Cinematography: from HD to 4K" : si esaminano i progressi delle camere cine digitali grazie alle nuove generazioni di sensori HD a 2/3". Molto atteso il tema dell’acquisizione a 4K.
  • "Report from the ASC: Look Management and its Relationship to Digital Cameras": la ASC (American Society of Cinematographers) si chiede come un cinematographer possa controllare al meglio la sua visione fotografica con una camera digitale; come regista e cinematographer potranno garantire che le immagini riprese rispondano alla loro visione artistica; quali strumenti sono richiesti dalla post-produzione per conseguire i risultati desiderati.
  • "Stereoscopic Movie Making": L’acquisizione di immagini in 3D ha offerto al cinematographer un insieme di nuovi strumenti e, di conseguenza, nuove sfide.
  • "Perspective from the Art Director’s Guild: The Impact of Digital Photography": Come l’impiego delle camere digitali si ripercuote su illuminazione, costume e trucco?
  • "News from DCI": la DCI (Digital Cinema Initiatives) venne create dai sei maggiori studios di Hollywood (Disney, Fox, Paramount Pictures, Sony Picture Entertainment, Universal Studios e Warner Bros. Studios). Questa sessione informa sui progressi nell’emissione di specifiche e relativi test per il cinema digitale.
  • "Digital Cinema Standards: An Update on SMPTE DC-28": la sessione informa sui progressi conseguiti dai comitati sul cinema digitale (DC28) della SMPTE nell’emissione di standard e sugli sviluppi futuri in tale campo.
  • "The Production Pipeline: Digital Intermediate Takes Over":  ogni film importante proviene oggi da un digital intermediate. In questa sessione ci si chiede come la produzione in 4K possa condizionare la catena delle operazioni e se si possano impiegare sistemi di compressione per facilitare lo scorrimento dell’intero processo.
  • "New Dimensions – New Challenges:  Real World Experience with 3D": ai processi di masterizzazione del video digitale si aggiunge ora la produzione stereoscopica. In questa sessione vengono presentate alcune interessanti soluzioni creative recentemente sviluppate per la produzione di film in 3D.
  • "The Exhibition Perspective: Truth and Consequences in the D-Cinema Rollout": Essendo prossimi al traguardo dei 5000 schermi in tutto il mondo, il cinema digitale mostra allo stesso tempo la sua forza ed i suoi difetti. I principali gestori di sale presentano in tale sessione le loro prospettive sul più rilevante cambiamento degli ultimi 80 anni nella proiezione di film.
  • "Thwarting In-theater Piracy": la prevenzione del furto di film di prima visione è la maggior preoccupazione in tutta l’industria cinematografica. D’altro canto la protezione del contenuto comporta un delicato bilanciamento fra sicurezza e praticabilità. La sessione esplora progressi e progetti per la difesa dei film dalla pirateria in sala.
  • "Report from NATO": la NATO (National Association of Theater Owners), a parte la nota alleanza atlantica, è anche la potente associazione americana dei proprietari di sale cinematografiche. Questa sessione espone il lavoro di ricerca effettuato dalla NATO nel campo dei componenti e delle infrastrutture necessarie all’esercizio e della interoperabilità delle sale di cinema digitale non prese in considerazione dalle specifiche DCI.
  •  "Spotlight on Projection Technology:  Is Laser Light Source Practical?": La forza del cinema risiede nell’illuminazione dello schermo in sala capace di coinvolgere lo spettatore nella storia rappresentata. Per più di 50 anni le lampade a xenon ad arco corto hanno reso tale squisito possibile. Ma sono in vista cambiamenti? La sezione racconta i recenti sviluppi delle tecnologie laser e le prospettive di più lunga vita che esse offrono ai sistemi di proiezione, oltre ad una straordinaria efficienza e ad una più ampia gamma cromatica.
  • "Global Initiative:  An International Update on Roll-Out": il Cinema Digitale è una vera iniziativa globale con rilevanti contribute ed installazioni in Europa, Sudamerica ed Asia. La sezione presenta un briefing dei principali innovatori sui progressi del D-cinema al di fuori degli Stati Uniti.
  • "Practical D-Cinema Mastering": è diffuse il convincimento che solo I maggiori studios possano permettersi la masterizzazione digitale dei film. John Hurst esporrà con parole semplici il processo di masterizzazione dimostrando come anche i produttori indipendenti possano dar vita a master di distribuzione rispondenti alle specifiche DCI impiegando strumenti software a basso costo e di facile reperibilità.
  • "ISDCF Report": L’Intersociety Digital Cinema Forum prosegue il suo importante lavoro di connessione fra produttori di contenuti, gestori di sale e costruttori.
  • "Stereoscopic Projection Systems": Dai tempi degli occhiali rosso-blu la popolarità dei film in 3D è cresciuta molto catalizzando sviluppi rilevanti nelle tecnologie di proiezione stereoscopica presentati in questa sessione.           




SMPTE – Bollettino della Sezione Italia

c/o Franco Visintin

e-mail : franco.visintin@smpte.it

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Fig.1, Digital Cinema workflow.
Fig.2, contenitori per il DCDM ai due livelli 2K e 4K
Fig.3, logo della convention NAB2008