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    SMPTE - Sezione Italiana
            BOLLETTINO 81
            Settembre 2007



EDITORIALE
L’attuale transizione dall’analogico al digitale, lenta per quei sistemi, come la televisione digitale terrestre, condizionati da regole estranee al mondo industriale, ma rapida invece per mercati piu' aperti, come la televisione digitale satellitare o la IPTV via internet, sta gradualmente scoprendo una realta' che molti non avevano ancora afferrato. Il cambiamento non riguarda infatti solo la forma dei segnali destinati a trasportare i contenuti audiovisivi, da quella continua dei segnali analogici a quella discontinua campionata e quantizzata dei segnali digitali, ma anche e soprattutto la differente filosofia di trasporto e di memorizzazione dell’informazione. Tale filosofia e' emersa quando i broadcasters hanno deciso di adottare il igital Asset Management (DAM) per gli indubbi economici e operativi che esso puo' apportare all’intero sistema.
Il DAM non e' invero nato con la televisione digitale. Le sue origini sono molto antecedenti, risalendo alle necessita' primarie del mondo informatico di gestire documenti di testo o immagini fotografiche, tutte informazioni non legate al parametro tempo, come invece lo sono il suono e le immagini in movimento tipiche del cinema e della televisione. L’evento che ha costretto i gestori informatici del DAM a prendere coscienza anche della gestione di informazioni time-dependent, quali quelle audiovisive, risale a circa cinque anni fa e puo' essere individuato nella transizione delle operazioni di post-produzione, di trasporto e di trasmissione da strutture videotape-based, basate cioe' sui vecchi nastri videomagnetici e quindi sui relativi segnali formati da un flusso continuo di informazioni, a strutture file-based , basate cioe' su una nuova struttura informativa costituita da un insieme di informazioni codificate ed organizzate come una sequenza di cifre, ma trasportabili ed immagazzinabili come un singolo elemento, il cosiddetto "pacchetto".
Quest’ultimo concetto aveva "fatto la differenza" quando, molti anni fa, negli anni ’80, in piena guerra fredda, un’America assillata dal timore che un attacco atomico sovietico ne paralizzasse le reti di comunicazione, aveva adottato per la prima volta reti operanti in packet-switching, ogni pacchetto informativo potendo seguire strade diverse, cosi' evitando che la distruzione di un nodo della rete ne paralizzasse totalmente le funzionalita'. Era cosi' nata la rete Arpanet, ad esclusivo uso delle strutture di difesa nazionali. Dissoltasi l’Unione Sovietica e sparito il timore di un attacco atomico, la rete era gradualmente passata ad usi civili dando poi vita all’attuale rete Internet.
Ma quali ragioni avevano indotto i broadcasters a servirsi del DAM? L’apertura dell’audiovisivo ai piu' ampi mercati multimediali e la spinta verso l’alta definizione, sia televisiva (HDTV) che video (nuovi supporti ottici. magnetici e allo stato solido) che cinematografica (Digital Cinema) hanno indotto broadcasters e produttori a porre vieppiu' attenzione sui costi e sull’affidabilita' sia in sede di produzione e post-produzione, sia in sede di trasporto (trasmissione o registrazione). A tale riguardo le strutture file-based si sono rivelate estremamente vantaggiose ed e' stato giocoforza adottarle su scala sempre piu' vasta. Tutto cio' ha costretto gli attori della vicenda ad impegnarsi sempre piu' seriamente: gli informatici apprendendo a gestire sotto forma di file anche informazioni time-based, quali i segnali audio video, ed i broadcasters e produttori a vincere le inevitabili riluttanze, tipiche di un mondo, specie come quello della produzione, fortemente tradizionalista, abituandosi a gestire flussi informativi file-based con l’intento di ottimizzarne il workflow lungo tutta la catena produttiva, dall’acquisizione alla distribuzione ed archiviazione.



ATTIVITA’ DELLA SEZIONE ITALIANA DELLA SMPTE

SMPTE 5° DIGITAL CINEMA FORUM

Il Forum, organizzato, come per gli scorsi anni, dalla Sezione Italiana della SMPTE nell’ambito della 64ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, si terra' anche quest’anno a Venezia, nella mattinata di mercoledi' 5 settembre presso la Sala Volpi del Palazzo del Cinema col titolo" Il Kinema Tecnologicus: Produzione, Distribuzione, Presentazione e Archiviazione dei Contenuti a 2K, 4K e 3D Stereoscopici"
I traguardi conseguiti in questi ultimi anni dalle tecnologie dell’immagine e, in particolare, lo sviluppo rigoroso di standard per il Cinema Digitale hanno dato nuovo impulso alle ricerche, gia' in atto da molto tempo sulla pellicola cinematografica, per un Cinema Tridimensionale, il cosiddetto 3D, interessanti la riproduzione prospettica di immagini in movimento e dei suoni ad esse connessi. La SMPTE, che da molti anni e' impegnata nello sviluppo del Cinema Digitale, allarga quindi col suo 5° Forum l’attenzione anche al Cinema 3D.
Il programma del Forum prevede la seguente agenda:
- 09,00 : registrazione dei partecipanti (se non preregistrati via email).
- 09,30 : relazioni e proiezioni film 3D Stereoscopici.
- 14,00 : termine Forum.
La sessione, presieduta da Franco Visintin (SMPTE-Italy Chair), vedra' le relazioni di Howard Lukk, (Executive Director Production Technology at the Walt Disney Studios), Matt Cowan (REAL D, USA), Peter Wilson (Chair of EDCF) e di altri esperti del settore.
Il programma includera' proiezioni in Sala Grande di contenuti di cinema digitale in 3D Stereoscopic, in accordo con le specifiche internazionali emesse al riguardo.
Anche in occasione del 5° Forum saranno premiati i pionieri della Cinematografia Digitale, persone e/o organizzazioni, che hanno contribuito alla innovazione del workflow della Cinematografia nell’era del digitale assegnando a loro gli ambiti "Bravo Awards".
Per la registrazione al Forum si prega di inviare un e-mail a: fravisi@tin.it


GIORNATA SMPTE SUL DISCO OTTICO IN ALTA DEFINIZIONE, Sony Italia, via G.Galilei 40, Cinisello Balsamo, 12 giugno 2007.

In collaborazione con la Sony Professional Solutions Europe, la Sezione Italiana della SMPTE ha organizzato lo scorso 12 giugno, presso la sede di Milano della Sony, una Giornata di Studio dedicata agli sviluppi professionali e consumer del DVD in alta definizione.
Come promesso, esponiamo qui i punti salienti della prima relazione tecnica, incentrata sul tema "La tecnologia e le applicazioni del Disco Ottico, Blu Ray, oggi e il futuro", presentata da Allan Arthurs General Manager, Strategic Planning della Sony Strategic Solutions Europe.
Il relatore e' partito dalla storia della video-registrazione su nastro nelle realizzazioni Sony, partendo dal celebre formato U-Matic, leader indiscusso nei lontani anni ’70, ricordando poi i ben noti formati Betacam, DigitalBetacam e Betacam SX, protagonisti negli anni ’80 e ’90, fino al HDCAM-SR, massimo exploits del nastro, considerando tali formati rispetto al recente sistema su disco ottico XDCAM. Il grafico in Fig.1 illustra chiaramente i rilevanti progressi conseguiti in trent’anni sul parametro "densita' di registrazione", agendo sia sulle caratteristiche fisiche di nastro e testine, sia sulle velocita' di registrazione di queste ultime. Un confronto delle prestazioni dell’ultimo nastro, quello in cassetta dell’HDCAM-SR con quelle del disco ottico adottato dal sistema XDCAM, soluzioni entrambe portatili, rivela come il disco ottico offra alcuni evidenti vantaggi: dal numero di volte che il supporto puo' essere utilizzato (10-20 per il nastro, 1.000-10.000 per il disco), alla sua capacita' con contenuti in HD (40-120 minuti per il nastro, 120-240 minuti a fine 2007 per il disco), al suo costo (20 € per una cassetta HDCAM-SR, 30€ per un disco riscrivibile XDCAM).
Il disco ottico professionale, rappresentato nel mondo Sony dal formato XDCAM- Professional Disc System, oggi sostenuto da un ampio arco di costruttori rappresentati nella Fig.4 , si avvia dunque ad offrire capacita' e data-rate piu' elevati del nastro, una maggiore robustezza nel trasporto, grazie all’impiego di sensori skew (pan, tilt & roll stability) e ad una migliore resistenza alle accelerazioni ed agli urti. Il sistema adotta una compresione MPEG-2 con campionamento 4:2:0 con GOP (Group of Picture) lungo e con bit-rate costante (CBR) di 25 Mb/s o variabile (VBR) di 18-35 Mb/s. E’ comunque prevista in futuro una compressione MPEG-2 con campionamento 4:2:2 a lungo GOP capace di gestire gli standard 720p/50, 1080i/25 e 1080p/25, con un CBR di 50Mb/s e con quantizzazione di 8 bit. Nel montaggio un sistema di "smart render" consente di ricodificare solo i GOP precedente e seguente l’ edit-point (Fig.2). Le operazioni di trasferimento, piu' rapide che in real-time, sono file-based attraverso uno standard network interface 1394 & Ethernet, con un migliorato workflow di dati e metadati. Il sistema è "MXF (Material Exchange Format) compliant".
Il disco ottico in alta definizione ha visto una rapida evoluzione (Fig.3) dalla sua prima versione del 2003, caratterizzata da un bit-rate di 25/50 Mb/s e da una capacita' di 23 GB in grado di ospitare un’ora e mezza di video in SD (definizione standard 575i/25), alla successiva versione del 2006, caratterizzata da un bit-rate di 18/25/35 Mb/s e da una capacità di 23 GB in grado di contenere due ore di video in HD (alta definizione). Nel 2008 e' prevista poi l’uscita di una versione "dual-layer", caratterizzata da un bit-rate di 18/25/35/50 Mb/s e da una capacita' di 50 GB abile a contenere quattro ore di video HD, ma sono previsti ancora ulteriori sviluppi del supporto a piu' layers e letto da piu' testine, il che consentira' di migliorare ulteriormente la capacita' del disco e quindi la durata del contenuto in HD.

ATTIVITA’ DEGLI SMPTE HQs

SMPTE TECHNICAL CONFERENCE & EXHIBITION, Brooklyn, New York (NY), 24-27 Ottobre 2007 - SONO APERTE LE REGISTRAZIONI per tale tradizionale evento destinato a riunire gli esperti audiovisivi delle societa' di ripresa, post-produzione e trasmissione. L’evento di quest’anno prevede molte innovazioni exhibitor-friendly quali: Session entrances in the Exhibit Hall e breakfast e breaks serviti direttamente nella Exhibit Hall.
Visitare al riguardo il sito www.smpte.org

SMPTE DA IL BENVENUTO A JOEL WELCH come Director of Professional Development, il nuovo Dipartimento nato in seno alla SMPTE. Joel, le cui responsabilita' riguarderanno lo sviluppo dei contenuti delle riunioni e conferenze che la SMPTE organizza in tutto il mondo e la creazione o l’estensione di altri servizi di sviluppo professionale (informazione e formazione). Joel ha al suo attivo una carriera trentennale sviluppatasi per otto anni presso una delle maggiori compagnie nordamericane di telecomunicazioni via cavo e per 22 anni di attivita' di formazione e sviluppo negli Stati Uniti ed in Australia.
SMPTE RESOURCE SPOTLIGHT CAREER CENTER - Una recente iniziativa degli SMPTE HQs ha consentito di aprire su internet un Career Center nel campo cine-televisivo.
Il sito http://careercentral.smpte.org/search.cfm offre infatti sia ai datori di lavoro che agli aspiranti ad un impiego nel settore dell’immagine in movimento la possibilita' di interaffacciare le loro reciproche necessita'.






SMPTE – Bollettino della Sezione Italia

c/o Franco Visintin

e-mail : franco.visintin@smpte.it

SMPTE website : http://www.smpte.org

SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it




Fig.1,densita' di registrazione, dall’U-Matic all’ HDCAM-SR
Fig.2, edizione per lunghi GOP
Fig.3, sviluppo del disco ottico professionale
Fig.4, i sostenitori del progetto XDCAM
Fig.5, Logo della SMPTE Technical Conference New York, 24-27 Ottobre