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    SMPTE - Sezione Italiana
            BOLLETTINO 80
        Luglio - Agosto 2007



EDITORIALE
L’attenzione che gli utenti dedicano oggi al tema della televisione ad alta definizione (HDTV) e' essenzialmente concentrata sugli strumenti di riproduzione, schermi piatti o video-proiettori, che l’industria del settore va gradualmente introducendo sul mercato. Lo testimoniano le querelles sorte sull’uso, da parte di costruttori e rivenditori, delle dizioni "HD Ready" e "Full 1080" per identificare i due piu' correnti tipi di schermi oggi a tale riguardo proposti.
I produttori di programmi in alta definizione hanno manifestato invece, si puo' dire da sempre, un altro tipo di attenzione primaria: quella sui sistemi di registrazione, nati nel lontano 1956 con il primo registratore videomagnetico analogico inventato dall’ing. Alexander Mathew Poniatoff, fondatore della AMPEX. Tali sistemi che hanno, attraverso gli scorsi decenni, fortemente condizionato le modalita' della produzione e della diffusione televisiva, hanno poi visto un rapido sviluppo tecnologico con gli attuali sistemi digitali: i formati magnetici dall’HDD (Hard Disc Drive) al DV (Digital Video), quelli ottici con il DVD ed i piu' recenti in alta definizione Blu-Ray e HD-DVD e, per ultimi, quelli allo stato solido quali i Flesh Drive o i Pen Drive.
I sistemi di registrazione vengono oggi impiegati in produzione con due distinte finalita': (a) la registrazione a corto termine (short term storage), per l’acquisizione del materiale necessario alla composizione del programma ed alle successive fasi di edizione e post-produzione; (b) la registrazione a lungo termine (long term storage), utilizzata invece per le varie esigenze di archiviazione e conservazione dei prodotti audio-visivi.
Va peraltro ricordato che, in un passato non tanto remoto, per la creazione di prodotti audio-visivi di maggior prestigio (fiction, serials, documentari d’arte, ecc.), la pellicola cinematografica a 35mm la faceva da padrona. L’acquisizione veniva effettuata con cineprese, in genere a 35mm, e solo in questi ultimi anni le lavorazioni di laboratorio, necessarie per le operazioni di sviluppo, stampa, pulizia (cleaning) ed esposizione della pellicola (timing), sono state sostituite da processi digitali equivalenti con la lavorazione del "digital intermediate". Oggi invece per la registrazione a corto termine vengono impiegati essenzialmente apparati magnetici HDD o statici Flesh Drive. Per l’archiviazione invece si guarda con molto interesse ai dispositivi ottici Blu-Ray o HD-DVD che dovrebbero sostituire in futuro i formati tradizionali su nastro magnetico.
A tali ultimi temi e' stata dedicata la Giornata SMPTE, organizzata lo scorso 12 giugno in collaborazione con la Sony nella sua sede di Cinisello Balsamo, e di cui si parla piu' oltre in questo Bollettino.


ATTIVITA’ DELLA SEZIONE ITALIANA DELLA SMPTE

IL NUOVO BOARD DELLA SEZIONE ITALIANA SMPTE PER L’ANNO 2007-2008

A seguito delle recenti elezioni, il Board della Sezione Italiana della SMPTE, in carica dal 1°luglio 2007 fino al prossimo 30 giugno 2008, risulta cosi' composto:

- Presidente: Franco Visintin (consulente, Milano) per il termine di un anno
- Segretario/Tesor.: Federico Savina (consulente, Roma) per il termine di un anno

Membri:
- Alfredo Bartelletti, BLT Italia srl., per il termine di due anni
- Sergio Brighel, Trans Audio Video srl, per il termine di due anni
- Francesco De Luca, FDL System Enterprise srl, per il termine di due anni
- Benito Manlio Mari, Sony Italia, per il termine di un anno
- Cristiano Solari, Marinastudios, per il termine di un anno
- Manlio Cruciatti, R. T. I. Spa, per il termine di un anno


GIORNATA SMPTE SUL DISCO OTTICO IN ALTA DEFINIZIONE, Sony Italia, via G.Galilei 40, Cinisello Balsamo, 12 giugno 2007 ore 9,30.

In collaborazione con la Sony Professional Solutions Europe, la Sezione Italiana della SMPTE ha organizzato lo scorso 12 giugno, presso la sede di Milano della Sony, una Giornata di Studio dedicata agli sviluppi professionali e consumer del DVD in alta definizione.
La giornata e' stata introdotta da Franco Visintin (SMPTE Italia) con una relazione dal titolo "Il ruolo della SMPTE nello sviluppo dei sistemi in alta definizione, perche' questa giornata".
Dopo un saluto di Gianfranco Penocchio (Sony, PSE Senior Manager Channel ), sono incominciate le relazioni degli esperti Sony. Il primo e' stato Allan Arthurs (Sony, General Manager Strategic Planning) sul tema "La tecnologia e le applicazioni del Disco Ottico, Blu Ray, oggi e il futuro". E’ seguita una relazione di Michelangelo Amoroso (Sony, Marketing Manager TV e Home Theatre) con "Gli sviluppi del Blu-Ray per il mercato Consumer verso l'Alta Definizione". Ha chiuso Valter Corda (Sony, XDCAM Product Specialist) col tema "l'applicazione professionale XDCAM, prodotti e workflow".
Una tavola rotonda con i relatori, coordinata da F.Visintin, ha consentito ad un pubblico molto attento di intervenire su vari temi inerenti l’impiego del disco HD nel quadro della produzione ed archiviazione di programmi televisivi in alta definizione.
Sara' nostra cura illustrare nei prossimi bollettini i temi trattati nella Giornata.


SMPTE MOTION IMAGING JOURNAL

Proseguiamo la presentazione degli articoli apparsi sul numero di Febbraio/Marzo del 2007 del SMPTE Journal "Motion Imaging". Lo scorso numero lo abbiamo dedicato all’articolo "Assessment of Image Quality in Digital Cinema Using the Motion Quality Ruler Method" di Reinold Thiel ed altri esperti della Kodak. In questo numero parliamo dell’articolo "D-Cinema Content Protection Architecture" di Pierre-Antony Lemieux, direttore Strategie Tecnologiche presso i Dolby Laboratories. Collabora inoltre da alcuni anni alle attività del DC28, che, in seno alla SMPTE, studia le tecnologie del Cinema Digitale.
Il contenuto del Cinema Digitale ha un elevatissimo valore. Pertanto i suoi sistemi di protezione richiedono una combinazione di sicurezze fisiche e di criptaggio e di strumenti di auditing legale, senza peraltro che questi interferiscano con l’affidabilita', la facilita' d’impiego e l’interoperabilita' del sistema. Il comitato SMPTE DC28, già dal 1999, sta occupandosi della standardizzazione di un’architettura di protezione del contenuto del Cinema Digitale avvalendosi dei contributi offerti da un ampio spettro di industrie, inclusi i principali studios, i costruttori di apparati ed i gestori delle sale di proiezione. Mentre alcuni aspetti di tali architetture, come i registri, sono ancora in fase di studio, i componenti sono ormai universalmente standardizzati e vengono costantemente implementati da costruttori, content providers, service providers e gestori dei cinema.
L’architettura di protezione del contenuto messa a punto dal DC28 (Fig.1) e' molto semplice ed affidabile e va dalla produzione del contenuto (content preparation) fino alla sua riproduzione (projection) e si avvale, ove possibile, di standard internazionalmente riconosciuti come il RSA cipher ed il linguaggio XML. Le sue operazioni basilari possono essere condensate nei seguenti punti:

- Encryption, Integrità, and Authentication : il contenuto, criptato durante la content preparation, viene distribuito alle sale di proiezione ove si puo' verificare la sua integrita' ed autenticita'.
- Key Management : le chiavi di decrittaggio, necessarie per mettere in chiaro il contenuto, vengono distribuite alle sale di proiezione selezionate. Queste chiavi sono specificamente criptate per ogni apparato di riproduzione. Le chiavi possono essere scambiate all’interno della fase di proiezione, ad esempio fra apparati di riproduzione e di proiezione.

- Auditing : sono disponibili strumenti di auditing per analizzare legalmente eventuali fessure nel sistema di sicurezza. Gli apparati di riproduzione e di proiezione sono in grado di offrire una lista di eventi connessi alla sicurezza.
Il contenuto D-Cinema viene mantenuto criptato attraverso l’intera catena distributiva, dalla sua codifica alla sua proiezione (Fig. 2). I files contenenti audio o video (la cosiddetta essence) vengono criptati prima della distribuzione col AES 128-bit symmetric cipher, permettendo cosi' il loro transito distributivo anche su canali relativamente insicuri. Le chiavi crittografiche (content keys) vengono confidenzialmente distribuite alle sale di proiezione mediante un Key Delivery Message (KDM).
Il trasporto delle chiavi di criptaggio (cryptographic keys ovv. content keys) fino al sito di proiezione viene effettuato dal Key Delivery Message (KDM), semplice messaggio contenente (Fig.3) una o piu' chiavi, una finestra di tempo per la validità delle chiavi, una playlist dei contenuti ed un Trusted Device List (TDL) che garantisce il flusso dei dati qualora il decoder del contenuto ed il proiettore siano apparati separati.






SMPTE – Bollettino della Sezione Italia

c/o Franco Visintin

e-mail : franco.visintin@smpte.it

SMPTE website : http://www.smpte.org

SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it




Fig.1, architettura di protezione del contenuto messa a punto dal DC28 (Digital Cinema Study Group)
Fig.2, il sistema di criptaggio attraverso la catena distributiva alle sale cinematografiche
Fig.3, trasferimento del Key Delivery Message ai Destinatari (sale di proiezione)