www.smpte.it |
    SMPTE - Sezione Italiana             BOLLETTINO 79                Giugno 2007 |
EDITORIALE L’apertura di nuove strutture attraverso le quali fornire programmi televisivi, quali la IPTV (Internet Provider Television, cioe' la televisione via internet) o la MTV (Mobile Television, ovvero la televisione ricevibile con apparati mobili) rappresenta il piu' recente atto di una generale rivoluzione nell’offerta di contenuti audiovisivi ad un pubblico sempre piu' vasto ed esigente. L’ultimo decennio ha visto tradursi in pratica una serie di possibilita' distributive e diffusive la cui gestazione data dagli anni ’70 dello scorso secolo, quelli nei quali vennero messi a punto i primi standard digitali. Grazie a tali standard ed al connesso sviluppo delle tecnologie di compressione, l’industria del settore e' stata in grado di sollecitare progressivamente l’utenza con una crescente serie di proposte: dalla diffusione terrestre a quella satellitare, a quella in fibra ottica ed ora a quella sul World Wide Web (www). Si e' anche sviluppata di pari passo l’offerta di supporti di registrazione, sempre piu' efficienti e capaci, relegando nel passato i vecchi registratori magnetici analogici, quale lo storico VHS, e lanciando sul mercato nuovi sistemi digitali di registrazione ottici (CD e DVD), magnetici su disco (Hard Disc) e su memorie statiche (Flash Memory), che ormai navigano a livelli di contenuto che raggiungono anche le centinaia di Gigabyte. Valori impensabili fino a pochi anni fa. Questa situazione, dopo un iniziale disorientamento dell’utenza, soprattutto quella piu' anziana, stordita da tale girandola di offerte, ha ingenerato specie nelle generazioni piu' giovani il convincimento di poter scegliere, nella vasta messe di contenuti audiovisivi posti a sua disposizione, quello che vuole, dove lo vuole e quando lo vuole. Peraltro, come suole affermare un tecnico RAI di lunga esperienza e di grande saggezza, "…e' credenza comune che con ‘il Digitale’ siano finiti tutti i problemi, che le macchine non si guastino mai, o se si guastano si riparino da sole, e, se questo non succede, sicuramente ci pensa la ‘ditta’ che ha venduto l’apparato collegandosi tramite internet …" Ci si incomincia pero' a chiedere come l’intero comparto della comunicazione riesca a reggersi, in questa accesa battaglia che vede, in serrata competizione, broadcasters e telecoms offrire all’utenza proposte fra loro sempre piu' competitive. Il Triple-Play (telefono, televisione, internet), ormai divenuto Quadruple-Play ed oltre, cioe' il progressivo aumento di canali e reti su cui trasferire i contenuti audiovisivi, comporta costi molto elevati, affetti da una crescita superiore a quella che gli spettatori sostengono per godere di tali servizi. E’ ben vero che il progresso tecnologico lavora in favore di un contenimento dei costi delle infrastrutture, delle reti e degli apparati necessari. E’anche vero che i broadcaster tentano di contenere i crescenti costi di produzione facendo sempre piu' ampio ricorso ai loro archivi, se hanno avuto negli scorsi anni l’avvedutezza di organizzarseli. Si e' anche recentemente assistito, con la creazione su Internet di siti come You Tube, alla creazione di contenuti audiovisivi a costo zero, creati dagli utenti stessi, tanto da far nascere l’acronimo UGC (User Generated Content). Pur tuttavia il dubbio resta. Reggera' il sistema? E sorge insieme un’altra domanda: in questo affollarsi di sistemi quanto ne risentira' la qualita' del servizio, la QoS. E quella dei contenuti? Sono domande che la stampa tecnica internazionale va ponendo con sempre maggior insistenza. ATTIVITA’ DELLA SEZIONE ITALIANA DELLA SMPTE GIORNATA SMPTE SUL DISCO OTTICO IN ALTA DEFINIZIONE, Sony Italia, via G.Galilei 40, Cinisello Balsamo, 12 giugno 2007 ore 9,30. In collaborazione con la Sony Professional Solutions Europe, la Sezione Italiana della SMPTE organizza per il giorno marteda' 12 giugno, alle ore 9,30, presso la sede di Milano della Sony, sita a Cinisello Balsamo in via G.Galilei 40, una Giornata di Studio dedicata agli sviluppi professionali e consumer del DVD in alta definizione. La Giornata, aperta ai soci e simpatizzanti SMPTE, avra' inizio con una Sessione Teorica occupata da relazioni presentate da esperti europei sul tema dei supporti ottici per la HD ed in particolare sulle tecnologie del disco ottico a laser blu-violetto per uso professionale, e sulle loro implicazioni nella produzione. Seguira' nel pomeriggio una Sessione Pratica con una discussione sui temi trattati e una dimostrazione dei prodotti XDCAM HD che impiegano dischi di tale tipo. PROGRAMMA DELLA GIORNATA - 09,30 registrazione dei partecipanti - 10,00 F. Visintin (SMPTE Italia), "Il ruolo della SMPTE nello sviluppo dei sistemi in alta definizione, perche' questa giornata" - 10,30 Benito Mari (Sony), Welcome e introduzione ai temi della giornata - 10,40 Allan Arthurs(Sony), "La tecnologia e le applicazioni del Disco Ottico, Blu Ray, oggi e il futuro" - 11,15 Michelangelo Amoruso(Sony), "Gli sviluppi del Blu-Ray per il mercato Consumer verso l'Alta Definizione" - 11,45 Valter Corda (Sony), "l'applicazione professionale XDCAM, prodotti e workflow" - 12,30 Testimonial, Utilizzo del XDCAM per l’acquisizione delle news - 12,45 buffet - 14,00 tavola rotonda e discussione - 15,00 dimostrazioni dei sistemi XDCAM - 16,30 chiusura della giornata Sono ormai passati quasi quarant’anni da quando il Dr. Takashi Fujio, direttore dei Laboratori di ricerca della NHK, l’ente televisivo pubblico giapponese, ebbe la prima intuizione della possibilita' di traghettare il piccolo schermo televisivo verso il grande schermo cinematografico. Il sistema video, riteneva Fujio, era ormai sufficientemente maturo per sostituire la vecchia pellicola cinematografica a 35mm col piu' efficiente nastro video-magnetico. Nasceva cosi' il concetto di "electronic cinema" che la tipica tenacia giapponese avrebbe portato a compimento. Da tale intuizione sarebbero nati quei tre "media" che oggi polarizzano il mercato della "moving picture": la televisione ad alta definizione, lo home theatre e il cinema digitale. Uno dei catalizzatori essenziali per il successo di questi media e' stato il rilevante progresso conseguito dai sistemi di registrazione, che hanno dunque rappresentato, nello sviluppo dell’alta definizione, una componente fondamentale. Fra di essi il disco ottico costituisce il punto di arrivo di un lungo percorso che ha severamente impegnato in tutti gli ultimi 20 anni ricercatori, tecnici ed utilizzatori. In questa prospettiva si colloca il disco in alta definizione, nelle sue versioni professionale PDD (Professional Disc for Data) e commerciale Blu-Ray al quale tale giornata, organizzata dalla SMPTE e dalla Sony Italia, e' dedicata. SMPTE MOTION IMAGING JOURNAL Sul numero di Febbraio/Marzo del 2007 del SMPTE Journal "Motion Imaging" e' apparsa una interessante serie di articoli dedicati al Cinema Digitale sui quali desideriamo attirare l’attenzione. Il primo articolo e' stato presentato alla 148th SMPTE Technical Conference and Exhibition, tenutasi lo scorso Ottobre 2006 ad Hollywood, da un gruppo di esperti che lavorano o collaborano con la Eastman Kodak Company, Reinold Thiel ed altri. Intitolato "Assessment of Image Quality in Digital Cinema Using the Motion Quality Ruler Method", l’articolo descrive un particolare metodo soggettivo, chiamato MQR (Motion Qualità Ruler) atto a valutare la qualita' di una immagine in movimento. Tale metodo rappresenta l’estensione di un metodo simile, standardizzato ISO 20462, gia' impiegato per valutare la qualita' di immagini fisse fotografiche. Il metodo MQR fornisce una scala numerica calibrata in unita' che misurano le differenze appena percettibili (just noticeable differences JNDs). Tale metodo permette, con valutazioni precise, di facile interpretazione ed altamente riproducibili, il confronto fra esperimenti differenti, anche se condotti in tempi o luoghi diversi. L’articolo riporta i risultati di tali valutazioni su sequenze audiovisive compresse col sistema JPEG 2000 adottato dal Cinema Digitale. Dopo aver ricordato le classiche valutazioni oggettive di qualita' (Objective Qualità Assessment), l’articolo passa in rassegna i metodi soggettivi di valutazione della qualita' (Subjective Qualità Assessment Methods) esaminandone pregi e difetti. Viene poi descritto il metodo MQR ove allo spettatore che conduce la valutazione si richiede di confrontare uno stimolo-test con una serie di stimoli di riferimento che rappresentano appunto i "quality rulers". La costruzione di questi "rulers" richiede la specifica dello schermo e delle condizioni di visione nelle quali la valutazione viene effettuata (distanze ed angoli di visione, ecc.). A tale riguardo gli autori fanno riferimento al sistema "Kodak Digital Cinema Test Facility", installato a Parigi in una sala cinematografica di medie dimensioni nel rispetto delle DCI specs (Digital Cinema System Specifications). Il materiale usato per le prove era costituito dalla scansione di negativi a 35 e 65mm, da immagini generate a computer e da immagini riprese con camera digitale Arriflex D-20. Le valutazioni hanno rivelato JND pressocchè nulle per rapporti di compressione fino 6:1. Per compressioni piu' spinte, fra 12:1 e 50:1 sono state rilevati valori di circa 3 JND, mentre perdite molto piu' elevate sono state rilevate oltre 75:1 . Degli altri articoli, dedicati al D-Cinema Content Protection Architecture ed al Layered Rate Allocation for Digital Cinema, si parlera' nel prossimo Bollettino. SMPTE – Bollettino della Sezione Italia c/o Franco Visintin e-mail : franco.visintin@smpte.it SMPTE website : http://www.smpte.org SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it |
Fig.1, logo del disco Blu-Ray | ||
Fig.2, disco in HD Blu-Ray | ||
Fig.3, distanze di visione nel test di misura della qualita' d’immagine (i numeri indicano il rapporto fra distanza di visione ed altezza dello schermo, il punto rosso indica la posizione dello spettatore per una distanza di visione 2 volte l’altezza dello schermo) | ||