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    SMPTE - Sezione Italiana             BOLLETTINO 72             Novembre 2006 |
EDITORIALE L’incalzante sviluppo delle tecnologie digitali sta provocando un profondo rinnovamento nel mondo della produzione televisiva. Appare chiaro che i rinnovi degli impianti di produzione si indirizzeranno verso apparati digitali in alta definizione, presentando questi ultimi costi ormai non molto superiori a quelli in definizione standard ed apparendo evidente il piu' esteso tempo di vita (lifespan) e la piu' ampia commerciabilita' che programmi prodotti in HD potranno presentare in un mondo televisivo avviato verso l’alta definizione. Tale decisione, presa coraggiosamente gia' un anno fa dalla BBC, e' ormai un comune denominatore presso broadcasters e produttori. Ma un altro profondo rinnovamento e' ormai in atto: quello dei supporti di registrazione. Il nastro magnetico, che da mezzo secolo sostiene validamente tutta la produzione video, sia professionale che consumer, ha ormai i tempi contati. Il validissimo formato IMX, adottato estensivamente dalla RAI e da molti altri broadcasters, appare ormai non solo il piu' evoluto sistema di registrazione video digitale su nastro, ma anche il canto del cigno di tale tecnologia. Tre valide alternative tapeless stanno infatti affacciandosi al mondo della produzione televisiva: il disco ottico, quello magnetico e le memorie allo stato solido. Il disco ottico, impostosi ormai col DVD nel mondo consumer (per non parlare del prossimo passaggio al campo dell’alta definizione coi formati HD-DVD e Blue-Ray), e' stato adottato in formato corporate dalla Sony per i suoi camcorder professionali, mentre la Hitachi conta di impiegare il Blue-Ray. Il disco magnetico, sviluppato nel mondo del computer sotto la forma di HardDisc e che ha raggiunto in questi ultimi anni valori elevatissimi di densita' di registrazione, viene ora impiegato come registratore interno ai camcorder JVC, mentre e' proposto dalla Iomega in versione rimovibile (RRD Removable Rigid Disc) per i camcorder della GrassValley. Analoga tecnologia e' stata sviluppata dalla Avid (DNxHD) per una serie di camcorder professionali della Ikegami. Le memorie allo stato solido, apparse gia' da alcuni anni nel mondo consumer sulle fotocamere digitali (flesh cards) e che di recente hanno visto crescere considerevolmente i valori di densita' di registrazione, vengono montate nella versione avanzata P2 della Panasonic su suoi camcorder. anche Sanyo, Samsung e JVC hanno adottato una simile tecnologia. I vantaggi della soluzione tapeless, qualunque sia il mezzo adottato (disco ottico, disco magnetico o flesh card) sono evidenti: l’immediatezza di accesso al punto ricercato permette di eseguire processi di edizione in tempi ben minori di quelli necessari col nastro; inoltre, la possibilita' di poter utilizzare in montaggio lo stesso supporto non-nastro registrato nella camera, proprio perche' estraibile, evita di dover perdere ulteriore tempo per riversarlo negli apparati di edizione. Se pensiamo alle pesanti macchine di registrazione video analogica su nastro a 2" o a 1" con cui si lavorava solo vent’anni fa comprendiamo quanta strada abbia fatto la tecnologia video in questo ultimo decennio. ATTIVITA’ DELLA SMPTE ITALIAN SECTION
4th SMPTE FORUM VENICE Come annunciato nel precedente Bollettino, lo scorso 6 settembre si e' tenuta a Venezia-Lido, nella prestigiosa cornice del Palazzo del Cinema, in occasione della 63ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ed in collaborazione con la Biennale di Venezia, la 4ª edizione del SMPTE Digital Cinema Forum.Come promesso, iniziamo a pubblicare le sinossi delle principali relazioni presentate al Forum, iniziando da quella di John Graham, Segretario Generale del EDCF (European Digital Cinema Forum). Il relatore ha illustrato gli scopi, la struttura e le attivita' del EDCF. Lo scopo e' quello di creare in Europa una struttura che promuova l’introduzione del Cinema Digitale in tutte le sue forme. Per tale fine sono rappresentati in seno al EDCF sia le associazioni che le industrie operanti nel settore del cinema, e naturalmente le istituzioni a tale settore interessate. Fra le associazioni presenti il relatore ha ricordato la BKSTS (British Kinematograph Sound & Television Society), la CEA (Cinema Exhibitors’ Association) la Film Distributors Association (UK), la FIAD (Federation Internationale des Association de Distributeurs de Films), la UNIC (Union Internationale des Cinémas) e l’Asociacion Cinedigital. Fra le industrie sono presenti Avica Europe, Barco, BT Broadcast, CDG Design Group, Dolby, Eastman Kodak, XDC, Film Light, Globecast, Marina Studio, Microspace Communications, Arqiva, Retevision, Sanyo, Ascent Media, Smartjog, Texas Instruments, Thomson e T-Systems. Le istituzioni sono invece rappresentate da British Film Institute, CNC (Centre national de la cinématographie),CN Films (Cinéma Numérique Films), CST (Commission Supérieure Technique de l’Image et du Son), DTI (Department of Trade and Industry), Danish Film Institute, Fraunhofer Institute, IBC (International Broadcasting Convention), Netherlands Film Fund, Swedish Film Institute, UK Film Council. L’EDCF e' organizzato secondo due moduli, uno tecnico ed uno commercial-content, ed opera su quattro livelli: il primo dedicato al Cinema Digitale del futuro (4K, cioe' con circa 4000 pixel per riga), il secondo all’attuale Cinema Digitale (2K, cioe' circa 2000 pixel per riga), il terzo al Cinema Elettronico ad alta definizione (HDTV), il quarto al Cinema Elettronico a Definizione Standard (SDTV). L’EDCF ha anche emesso una guida introduttiva all’esercizio (Early Adopters Guide), insieme di documenti per non-tecnici su vari argomenti quali mastering, compression, packaging, theatre systems, projectionn alternative content. Graham ha poi fornito un’ampia messe di dati sulla situazione mondiale delle sale cinematografiche digitali. Alla fine del 2006 saranno operativi 3000 cinema equipaggiati on proiettori DLP (Digital Light Processing, tecnologia della Texas Instruments basata su chips a microspecchi). L’Europa dispone oggi di 513 schermi per cinema digitale o elettronico fra i quali ben 250 a 2K (secondo le specifiche della DCI, Digital Cinema Initiatives, gruppo di ricerca creato dalle majors di Hollywood). In particolare l’Italia dispone di 32 schermi. L’azione svolta da EDCF in cooperazione con DCI mira a conseguire un unico standard mondiale, tenendo in conto le esigenze tecniche, commerciali e politiche che stanno emergendo in Europa e nel resto del mondo. La produzione di film digitali interessa attualmente solo l’1,7% della produzione totale con 116 film prodotti in Europa contro i 216prodotti nel resto del mondo (per la maggior parte negli Stati Uniti ed in Canadà). 148th SMPTE Technical Conference and Exhibition SMPTE – Bollettino della Sezione Italia c/o Franco Visintin e-mail : franco.visintin@smpte.it SMPTE website : http://www.smpte.org SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it |
Fig.1, disco ottico su camcorder Sony | ||
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Fig.2, disco magnetico Iomega su camcorder Grass Valley | ||
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Fig.3, flash memory P2 su camcorder Panasonic | ||
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Fig.4, logo della 148ª Conferenza Tecnica della SMPTE | ||
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Fig.5, logo del EDCF (European Digital Cinema Forum) | ||
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