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    SMPTE - Sezione Italiana
            BOLLETTINO 69
        Luglio - Agosto 2006



EDITORIALE
In piu' occasioni si e' detto che il 2006 potrebbe essere per l’Europa l’anno della HDTV. Detta cosi', puo' apparire una frase ad effetto, destinata al grande pubblico e, peraltro, alquanto imprecisa. Infatti se l’immagine mobile (non trovo altra traduzione italiana di Motion Imaging) in alta definizione potra' diventare un fenomeno di massa, non e' detto che lo diventi solo per la diffusione sulle reti televisive (prima satellitari, poi in cavo e, per ultimo, terrestri). Esistono oggi infatti altre reti diffusive, quelle della nascente TV Mobile (MTV) o quelle internet (TVoIP), non dimenticando poi il mondo dei supporti preregistrati, rappresentato dai due formati HD-DVD e Blue-Ray, che si accinge a sfidare quello dei broadcaster.
Catalizzatori dello sviluppo europeo della HDTV sono stati le Olimpiadi Invernali di Torino tenutesi nello scorso febbraio e, piu' ancora, i Mondiali di Calcio appena conclusisi in Germania. All’offerta dei Mondiali hanno risposto alcune reti satellitari, fra cui Sky, Premiere e Canal+, ed alcune reti in cavo, con un’ampia copertura del continente europeo, per non parlare degli altri continenti nei quali gia' da anni vengono diffusi programmi televisivi in alta definizione.
Per quanto riguarda la diffusione digitale terrestre (DTT), alla conferenza HD Masters, tenutasi, come gia' annunciato nello scorso Bollettino, a Londra nello scorso mese di maggio, quattro broadcaster britannici hanno annunciato l’intenzione di diffondere sperimentalmente, in occasione dei Mondiali, immagini HDTV su due canali terrestri, uno gestito dalla BBC ed un altro gestito congiuntamente da ITV, Channel 4 e Five con l’intento di persuadere chi di dovere ad assegnare canali HD all’atto del prossimo spegnimento dei trasmettitori analogici.
Sono stati questi i primi Mondiali interamente coperti in HD. Sedici anni fa, per ITALIA’90, erano solo quattro gli stadi serviti da telecamere HD, ora lo sono stati tutti, per un totale, incluso l’IBC (International Broadcasting Centre) di Monaco, di 16 impianti. Uno sforzo considerevole in cui la parte del leone e' stata fatta dai sette pullman di ripresa HD forniti dalla Thomson-GrassValley. Lo standard impiegato e' stato il 1080i , lo stesso col quale la belga Alfacam ha dato il via dal gennaio 2004 alle prime trasmissioni HDTV europee e col quale si e' coperta una meta' degli eventi olimpici di Torino, venendo l’altra meta' coperta in SDTV, cioe' con immagini digitali a definizione standard ed in formato 16:9.
Altro importante catalizzatore e' stato l’ingresso sul mercato di un’ampia gamma di mezzi di riproduzione d’immagine in alta definizione, dagli schermi piatti, ove si assiste alla serrata competizione fra schermi al plasma e schermi a cristalli liquidi, ai videoproiettori, ove vengono proposte molte soluzioni interessanti, dai cristalli liquidi ai micro-attuatori. Tutti apparati certificati dai marchi "HD Ready" e "HD TV" (specifico per i ricevitori), entrambi raccomandati dalla EICTA (European Information, Communications and Consumer Electronics Technology Industry Association), agenzia creata nell’ambito e per volonta' dell’Unione Europea. Tale certificazione impone i requisiti minimi (minimum requirements) perché un apparato di ricezione possa essere considerato capace di accettare e riprodurre uno almeno dei due seguenti formati video: 1280x720 @ 50 progressivo ("720p") , ovvero 1920x1080 @ 50 interallacciato ("1080i"). Per chi volesse approfondire tali aspetti si consiglia di consultare direttamente il sito ufficiale della EICTA www.eicta.org




ATTIVITA’ DELLA SMPTE ITALIAN SECTION

DAL SMPTE MOTION IMAGING JOURNAL

Nel numero di Febbraio-Marzo 2006 del Journal e' apparso un interessante articolo, dedicato all’introduzione di sensori di grandi dimensioni nel campo delle camere per cinema digitale, sul quale desideriamo attirare l’attenzione dei nostri lettori. L’evoluzione dei sistemi di cinema digitale, specie dopo l’emissione delle specifiche relative ad opera del DCI (Digital Cinema Initiatives) nel luglio 2005, ha visto in questi ultimi anni un incalzare di rilevanti successi, dalle lavorazioni digitali di post-produzione allo sviluppo di sistemi di restituzione su grande schermo con i recenti proiettori a 4K. Nella catena produttiva restava dunque da colmare il gap tecnologico nelle fasi di acquisizione d’immagine, ancora oggi riservate per il cinema digitale alle cineprese a 35mm. Lo sviluppo di sensori di grandi dimensioni, di tipo CCD o CMOS, potra' dunque offrire la possibilita' di sostituire le gloriose cineprese con videocamere ad altissima risoluzione.
L’articolo in questione, intitolato "The Introduction of Large Sensors for Digital Cine Acquisition Cameras" e' stato presentato alla 14th SMPTE Technical Conference, tenutasi a New York dal 9 al 12 novembre dello scorso anno, da tre ingegneri della System Division della Lockheed Martin (USA, Calif.): William A. Hill, Steve Persall e Rober McGriff.
L’esigenza di poter disporre di camere digitali in grado di montare le stesse ottiche cinematografiche di alta qualita' impiegate dalle cineprese a 35mm
  • ha costretto ad abbandonare le consuete tecniche di scomposizione tricromatica dell’immagine con prismi dicroici (e quindi l’impiego di tre separati sensori per R, G, B), tipiche delle telecamere, a cause dei maggiori cammini ottici che esse impongono, impiegando un unico sensore per le tre informazioni tricromatiche.
  • ha consigliato l’impiego di sensori d’immagine con dimensioni simili a quelle del fotogramma cine a 35mm, per poter disporre della stessa profondità di campo delle cineprese.
Sono quindi nati nuovi sensori, basati sulle tecnologie tradizionali CCD Charge-Coupled-Device) o CMOS (Complementary-Metal-Oxide-Semiconductor), di maggiori dimensioni, con elevata risoluzione (4K con campionamento 4:4:4) ed alta sensibilita' (fino a ISO 1600). La separazione tricromatica viene effettuata o con tecnologia a matrice a filtro di colore (Bayer pattern) o con assegnazione tricromatica alle singole celle del sensore (True RGB technology).
Grazie a questi nuovi sensori, sono oggi disponibili tre cineprese digitali a 35mm: la camera Arri D20, che impiega un solo sensore a circuito integrato CMOS con matrice a filtro di colore,  la camera Dalsa Origin, anch’essa basata su un sensore CCD con matrice a filtro di colore, e la camera Panavision/Sony Genesis, basata su tecnologia CCD senza matrice di colore, impiegando un solo sensore a True RGB technology e quindi lavorando su tre canali separati RGB.
L’articolo si diffonde sulla complessita' di costruzione dei nuovi sensori, che e' passata dai wafer Si da 50mm di diametro degli anni ’60 e ’70 ai wafer CMOS da 300mm attuali, la costruzione dei quali wafer, CCD o CMOS, richiede una sensibile riduzione della densita' dei difetti (va ricordato che tali grandi sensori hanno una superficie, circa 400 mm2, quattro volte superiore di quelli convenzionali). Altro punto importante per l’efficienza dei sensori e' il loro "fattore di riempimento" (filling factor), dato che la loro superficie non e' solo occupata dagli elementi fotosensibili, ma anche da circuiti ed elettrodi; va quindi valutata la MTF (Modulation Transfer Function) del sensore; né va trascurato il coefficiente di assorbimento del sensore nei confronti della luce incidente. Per i CCD tutto ciò si traduce nella valutazione dell’efficienza di trasferimento da fotoni (la luce incidente) ad elettroni (il segnale fornito in uscita dal sensore), oggi ben al di sotto del 50%, il cosiddetto QE quantum efficiency. Ma che si spera di portare vicino al 100% con una illuminazione posteriore (backside illumination) offrendo in tal modo alla luce una finestra diretta verso la regione attiva del sensore senza perdite ottiche.

SMPTE TECHNICAL CONFERENCE AND EXHIBITION
Ricordiamo che l’annuale Conferenza Tecnica della SMPTE viene organizzata al Renaissance Hollywood Hotel - Los Angeles (USA, CA) dal 18 al 21 Ottobre. L’organizzazione di questa Conferenza, la piu' grande nell’arco delle iniziative annuali della SMPTE, richiede molto tempo e molte attenzioni. E’ in questo spirito che la SMPTE sta organizzando la selezione delle relazioni pervenute entro lo scorso 31 maggio a seguito di un "Call for Papers" gia' annunciato sui precedenti bollettini.
Le relazioni verteranno sui seguenti argomenti: Digital Intermediates, Process, advancements and case studies - 3D Imaging - Digital Cinema Exhibition: servers, content storage, networks and scheduling - Image Acquisition for filmmaking, broadcast news, studio production and sports
- Animation: new techniques and process - Advancements in film technologies: film stocks, restoration techniques - Electronic Display technologies: Plasma, LCD, LCoS, FED/SED, laser
- Color management, interchange, correction techniques - Metadata and file management - IP Content networks, transport, architectures, standards and applications - Content security, rights management - Digital audio for cinema, broadcast and gaming - Consumer technologies: HD deployment, transmission, home networking - Historical topics on early filmmaking, animation and television technologies.

SMPTE NEW APRIL 2006 STANDARDS

Sul sito internazionale dell’Associazione www.smpte.org e' possibile ordinare il CD-ROM contenente oltre 500 documenti relativi agli Standards, Recommended Practices ed alle Engineering Guidelines che la SMPTE ha emesso nello scorso mese di aprile. Nel DVD sono contenuti in particolare i documenti relativi al nuovo standard di compressione video VC-1, al MXF (Material eXchange Format), ai formati dei metadati per nastri analogici e digitali, alla produzione in studio e postproduzione, alle camere e proiettori film ed all’audio ed alla luminanza degli schermi del cinema digitale.

SMPTE-ITALY, riunione del Board

Lo scorso 9 giugno si e' riunito a Roma presso la SNC (Scuola Nazionale di Cinema) il Board della Sezione Italiana della SMPTE. Primo punto all’ordine del giorno il prossimo 4th Digital Cinema Forum che si terra', come gia' lo scorso anno, a Venezia la mattina di mercoledi' 6 settembre col titolo"D-Cinema and Stereoscopic Movies: which opportunities for Art and Business", presso la Sala Volpi del Palazzo del Cinema, nell’ambito della 63ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Alla registrazione, prevista per le ore 9,00, seguira' la presentazione delle relazioni dalle ore 9,30 fino alle ore 14,00 che vedranno impegnati specialisti di chiara fama americani ed europei. Il termine ultimo per la presentazione delle relazioni, il cui "Call for Papers" è apparso sull’ultimo numero del SMPTE Journal "Moving Imaging", e' previsto per il prossimo 4 agosto. Durante i giorni della Mostra, alla mattina, in quattro sale di proiezione verranno presentate produzioni in cinema digitale.
Altri temi trattati nella riunione del Board hanno riguardato la partecipazione internazionale di docenti SMPTE al Master sul Cinema Digitale organizzato a Roma dall’Universita' San Pio V, l’organizzazione dei futuri SMPTE Local Meetings, la situazione dei membri della Sezione Italiana e dei suoi Sustaining Members il cui numero e' cresciuto negli ultimi anni. E’ stato ricordato anche che la Sezione Italiana della SMPTE col supporto di Sony-Italia intende indire un Premio dei Pionieri, inteso ad onorare, al pari di quello gia' lanciato ad Hollywood, gli esperti che negli anni passati hanno fornito un rilevante contributo allo sviluppo della Moving Image.



SMPTE – Bollettino della Sezione Italia

c/o Franco Visintin

e-mail : franco.visintin@smpte.it

SMPTE website : http://www.smpte.org

SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it




Fig.3, camera per standar di cinema digitale Arri D20
Fig.4, camera per standar di cinema digitale Dalsa Origin
Fig.5, camera per standar di cinema digitale Panavision Genesis
Fig.6, raffronto dimensionale fra un fotogramma di pellicola 35mm ed il sensore ArriD20