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    SMPTE - Sezione Italiana
           BOLLETTINO 63
             Gennaio 2006



EDITORIALE
In passati editoriali si è esaminata la possibile offerta di una programmazione televisiva in HDTV (High Definition TeleVision) che i broadcaster europei stanno apprestandosi a diffondere per l’utenza televisiva. Sul lento ma costante allargarsi della copertura continentale in SDTV (la televisione digitale a definizione standard, Standard Definition TeleVision), grazie soprattutto ai servizi televisivi in digitale terrestre e satellitare, oltre alla diffusione via cavo ed alle più recenti via reti web ed in telefonia mobile (la MTV, Mobile Television), si va oggi infatti inserendo una offerta in HDTV che può ingenerare nell’utenza, già soggetta a molte sollecitazioni del mercato audiovisivo, una certa confusione.
Le passate feste natalizie sono state un banco di prova di queste sollecitazioni e sarà interessante leggere a tale riguardo le statistiche che tale fenomeno sicuramente documenteranno. Si è comunque riscontrata una dilagante presenza nelle vetrine dei negozi e sui banchi di vendita dei superstores di schermi piatti, tutti in formato 16:9 e di varie dimensioni, spinte oltre i 40 pollici, e già molti certificati per la HDTV, grazie al marchio "HD ready". L’attenzione che il pubblico ha riservato ai nuovi tipi di schermi, una vera rivoluzione dopo di mezzo secolo di incontrastato dominio nel settore televisivo dei tubi a raggi catodici, è accompagnata dall’interesse per un aumento delle dimensioni dello schermo, che potrebbe preludere allo sviluppo del cosiddetto home-cinema di cui l’industria costruttrice da tempo parla.
Una migliore informazione potrebbe comunque aiutare il pubblico in una scelta consapevole delle dimensioni dello schermo, connessa ovviamente alla scelta del tipo di informazione audiovisiva ricevuta, se ancora analogica o già digitale e, in quest’ultimo caso, se a livello SD o HD. L’impiego di schermi di grandi dimensioni, superiori ai 32 pollici, pari a circa 80cm (tale dimensione si riferisce alla diagonale dello schermo), tende a ‘spappolare’ le immagini in SD, peggio ancora se analogiche (PAL), col rischio ulteriore di una deformazione orizzontale dell’immagine riprodotta se il segnale video ricevuto è nel rapporto 4:3, ancora impiegato, come dall’analogico PAL, anche dal digitale SD. Infatti non sempre l’utenza è in grado di regolare correttamente il formato dell’immagine 4:3 su schermi in 16:9. Di contro, uno schermo di 40 o più pollici HD ready, se alimentato con immagini HD, se osservato sotto un angolo orizzontale superiore a 40° e se accompagnato da un opportuno suono multicanale 5.1, può fornire allo spettatore sensazioni simili a quelle offerte da uno schermo cinematografico, catturando la sua attenzione e consentendogli una vera visione da home-cinema.
Le dette sollecitazioni sono pervenute all’utenza sia da parte dell’industria dell’hardware (per intendersi, quella che produce da un canto gli apparati di ricezione televisiva quali televisori, decoder, antenne e cavi, dall’altro gli apparati di ripresa e di riproduzione quali videocamere, registratori e lettori, monitori e videoproiettori), sia da parte di quella che provvede alla distribuzione del software (cioè i programmi audiovisivi e le piattaforme, terrestre, satellitare, in cavo e su supporti preregistrati, attraverso le quali i primi vengono diffusi o distribuiti al pubblico). Il panorama industriale è dunque alquanto complesso e varrà forse la pena di spendere qualche parola in merito, ricordando alcuni aspetti essenziali degli standard impiegati dai vari settori industriali detti, scusandoci con chi questi argomenti li conosce già a fondo.
La catena audiovisiva (quella, per intenderci, che in politichese viene chiamata filiera televisiva), che va dalla produzione del programma fino alla sua presentazione all’utenza, è abitualmente ripartita in tre grandi momenti (vedi figura):
  • l’acquisizione dei programmi audiovisivi (con le fasi di pre-produzione o ideazione, produzione o ripresa, e post-produzione), a cui presiedono i produttori e, talora, gli stessi radiodiffusori (broadcasters).
  • il loro trasporto verso l’utenza, inteso come trasporto spaziale, effettuato attraverso le reti terrestre, satellitare o in cavo, a cui provvedono i radiodiffusori, oppure come trasporto temporale, mediante supporti pre-registrati come le cassette VHS o DV o altri formati, o come i dischi CD e DVD, a cui provvedono gli editori multimediali
  • la loro restituzione all’utenza (cioè la loro riproduzione, per il video sugli schermi dei televisori o dei videoproiettori e per l’audio con i relativi apparati di diffusione sonora), a cui provvedono gli utenti con gli apparati di ricezione (antenne, decoder e televisori) e di riproduzione (lettori, televisori e videoproiettori).
Questi processi sono regolati da norme, i cosiddetti standard, che devono assicurare a tutti, produttori, diffusori ed utenti, l’interoperabilità dei mezzi impiegati, cioè la possibilità di riprodurre i prodotti audiovisivi acquisiti con apparati di diversa costruzione. E’ quindi sull’adozione di queste norme che si basa la certezza operativa di tutti. Tali concetti sono stati da molti decenni già acquisiti dall’industria cinematografica e televisiva, come testimonia l’ampia messe di norme emesse a tale riguardo da vari organismi internazionali, primi fra tutti il nostro SMPTE. E’ ora in atto il tentativo di introdurre tali concetti anche nel mondo informatico, nato a suo tempo con criteri individuali, legati cioè alle singole industrie e definiti pertanto col termine di corporate.
In tale ottica, la nostra intenzione è di esaminare quali sono gli standard che oggi guidano i vari processi della catena di produzione audiovisiva. Data l’ampiezza del tema, rimandiamo la trattazione di questi temi agli editoriali dei successivi bollettini.





ATTIVITA’ DELLA SMPTE ITALIAN SECTION

VidTrans and SMPTE Advanced Motion Imaging 2005 Joint Conference, sponsored by the VSF and SMPTE, Crowne Plaza Ravinia, January 29 to February 2, 2005.
Come in passato, SMPTE e VSF hanno unito le forze per sviluppare una dinamica conferenza sui più recenti progressi nel campo del Motion Imaging e dei Video Transport Services (Vidtrans), mettendo in luce le crescenti connessioni fra tali due settori. La Conferenza rappresenta una occasione irripetibile per riunire esperti, service providers, costruttori ed utilizzatori operanti nel campo del film, della televisione e delle telecomunicazioni video.
I contenuti della Conferenza, che verrà organizzata su sei sessioni, riguarderanno i seguenti argomenti: sistemi di acquisizione, sistemi di compressione per il motion imaging avanzato, qualità del servizio nella fornitura domestica di triple-play (voice, data, video), processi di digital intermediate, first mile access, gestione integrata delle prescrizioni video in campo IP, sicurezze di rete e firewalls nel traffico video su IP, sistemi rete, ricapitolazione degli standard video ed audio e loro applicazione al IP networking, video over IP, fornitura di video-to-the-home via xDSL.
Alla Conferenza saranno anche presenti i seguenti costruttori : Aastra, Artel, Avid Technology, BBC Technology, C-Cor, Chyron, Controllare, DoReMi Labs, Ensemble Designs, Evertz, Harris Corp., Ipitek, Leader Instruments, Leitch, Leitch Technologies, Media Linnks, Miranda Technologies, Modulus Video, Multidyne, Network Electronics, NVision, OmniBus Systems, Rohde & Schwarz, Scientific Atlanta, Snell & Wilcox, Sundance Digital, Tandberg Television, Tektronix, Tut Systems, Video Products Group, Vyvx, e Wohler Technologies.

Digital Cinema Summit at NAB 2006
Il cinema digitale si sta sviluppando rapidamente nelle sale cinematografiche americane, asiatiche ed europee, per queste ultime soprattutto in Inghilterra. Questo sviluppo sta sollecitando nuove idee ed iniziative nei settori tecnologico, commerciale e creativo per l’industria dell’intrattenimento, dalla produzione e postproduzione fino alla distribuzione ed alla proiezione. Dati rilevanti possono essere tratti dalle recenti produzioni in digitale tridimensionale (digital 3-D), dagli ultimi processi di masterizzazione e packaging dei film e dalla costruzione dei relativi apparati secondo le specifiche emesse nell’ultimo luglio dal DCI (Digital Cinema Initiatives).
La SMPTE e l’ETC (Entertainment Technology Center) della USC (University of South California) hanno nuovamente unito i loro sforzi per esaminare lo stato corrente del cinema digitale in occasione della maggiore manifestazione del settore: il Digital Cinema Summit 2006 che si terrà a Las Vegas durante il prossimo NAB (22-27 aprile 2006). Le sessioni programmate a tale riguardo dalla SMPTE per il sabato 22 aprile verranno focalizzate sui processi di distribuzione e di proiezione del cinema digitale, illustrando gli ultimi sviluppi nelle tecnologie di presentazione d’immagine ed includendo gli aspetti 4K e 3-D, le opportunità di mercato e le esperienze tratte dalle nuove installazioni. La programmazione organizzata dall’ETC per la domenica 23 aprile si concentra invece sulla produzione e postproduzione audio e video, includendo anche l’allestimento di contenuti in 3-D, gli sviluppi del digital intermediate e la costruzione del digital source master. Verranno anche proiettati dei case studies di cinema digitale.
Questa del NAB’s Digital Cinema Summit 2006 è una grande opportunità per incontrare produttori, creativi, esperti, responsabili di studio, proprietari e gestori di cinema e distributori.

La Sezione Italiana della SMPTE ha in programma per la primavera del 2006 l’organizzazione di alcuni Local Meetings dedicati ai temi più attuali della tecnologia audiovisiva quali: i progressi nel campo dell’acquisizione, del trasporto e della restituzione di immagini mobili in HDTV; gli sviluppi dell’audio multicanale per la HDTV e per il Cinema Digitale; le nuove specifiche DCI per il Cinema Digitale. Ulteriori informazioni in merito verranno date nei prossimi bollettini.



SMPTE – Bollettino della Sezione Italia

c/o Franco Visintin

e-mail : franco.visintin@smpte.it

SMPTE website : http://www.smpte.org

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Fig. 1, il marchio HDReady
Fig. 2, gli standard nella catena audiovisiva.
Fig.3, il logo della conferenza VSF-SMPTE
Fig.4, il logo del NAB 2006