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    SMPTE - Sezione Italiana            BOLLETTINO 50               Agosto 2004 |
EDITORIALE Alcuni recenti fatti stanno riportando alla ribalta europea la televisione ad alta definizione (HDTV). L’interesse crescente mostrato in tale settore da alcuni broadcaster europei incomincia ad attirare l’attenzione delle autorita' nazionali, ma non ancora di quelle europee. E’ soprattutto il mondo francofono a muoversi con una serie di annunci che stanno polarizzando l’attenzione internazionale. Dopo l’inizio di regolari trasmissioni HDTV via satellite, in atto dallo scorso I gennaio da parte della belga Alfacam (ne abbiamo parlato nello scorso editoriale),e' stata la voce di TF1, il maggiore broadcaster francese, a farsi sentire. Il direttore del settore alta tecnologia di TF1, Olivier Abecassis, sottolineando il fatto che l’apertura alla televisione digitale terrestre (DTT, Digital Terrestrial Television) puo'essere il modo piu'efficace per riproporre il lancio della HDTV in Europa, ha recentemente annunciato l’intenzione della sua compagnia di dare inizio a tali trasmissioni in chiaro attraverso la nuova tecnologia DTT. In precedenza un comunicato stampa della TF1 aveva gia'annunciato l’intenzione di dare avvio a trasmissioni DTT puntando sulla qualita' del segnale televisivo e quindi su un servizio digitale in alta definizione. Nelle intenzioni della TF1 vi sarebbe anche la diffusione di programmi a pagamento sia via satellite che via rete ADSL, anche se il bit-rate di tale rete e' ancora insufficiente per il transito di segnali HD, i quali presentano pur sempre, anche se compressi, una velocita'di 8 Mb/s. Ma anche altri broadcasters francesi hanno rivelato il loro interesse per la HDTV: Emmanuel Florent, CEO di TPS, la Télévision par Satellit, il numero due degli operatori satellitari francesi con 1,3 milioni di abbonati, ha annunciato che dal prossimo anno il canale premium del gruppo, TPS Star, specializzato in film e sport, trasmettera' in alta definizione simultaneamente su piu' piattaforme: via satellite, via cavo, via ADSL e via DTT. Florent, che parlava lo scorso 15 giugno a Parigi al "IIIème Forum Européen des Télécommunications", ha aggiunto che il gruppo avrebbe impiegato per la trasmissione dei programmi in HD il nuovo standard MPEG-4 (H-264) che permette un incremento di compressione del 40%. Va rilevato al riguardo che il consorzio europeo per la televisione digitale DVB (Digital Video Broadcasting) ha adottato dal luglio di questo anno proprio lo standard H-264: dal prossimo autunno si prevede che sia BT (British Telecom) che Thomson e STMicroelectronics saranno in grado di mettere sul mercato i decoder operanti su tale standard. Ricordiamo a tale proposito che il gruppo STMicroelectronics e' un elemento di punta della ricerca e produzione italiana nel campo dei circuiti integrati. Esso ha assunto tale nome nel maggio del 1998 come trasformazione del precedente SGS-Thomson Microelectronics risultante dalla fusione verificatasi nel lontano 1987 fra la italiana SGS Microelectronics e la francese Thomson Semiconducteurs. In tale modo dal prossimo anno il satellite TPS potrebbe presentare una rilevante concentrazione di canali in HDTV: il proprio canale TPS Star, quello gia' menzionato di TF1 e quello di M6, anch’essa intenzionata a trasmettere programmi in HD. Va tenuto presente che le unita'di produzione esterna richiedono attualmente un "premium" del 30% per l’acquisizione in HD, ma, come rilevato da Florent, cio' non sembra rappresentare un problema per i broadcaster committenti, costituendo le spese tecniche una piccola percentuale dell’intero budget di un canale. Una ufficializzazione di tutto questo interesse per la HDTV e' venuta infine dal governo francese: lo scorso 8 luglio il ministro francese per l’industria, Patrick Devedjian ha aperto ufficialmente il HD FORUM, lanciando nel contempo un canale HDTV su un trasponder messo gratuitamente a disposizione sul satellite Eutelsat Hotbird con lo scopo di offrire un segnale test in HD per la ricerca in tale campo. Il Forum e' stato creato con lo scopo di promuovere lo sviluppo della HDTV attraverso tutti i mezzi di trasmissione digitale e cioe' il cavo, il satellite, la ADSL e la DTT. Devedjian ha anche affermato che la HDTV possa rappresentare una rilevante spinta per il decollo della DTT ed ha rivelato l’intenzione di varare un emendamento alla legge per la DTT del 2000 che prescriveva l’adozione dello standard MPEG-2 per passare al MPEG-4 che, come gia' detto, assicura un surplus di compressione del 40%. Per l’inizio delle trasmissioni HDTV in Francia sono state previste le date del marzo 2005 per le trasmissioni in chiaro e del settembre 2005 per quelle criptate. Dopo tutte queste dichiarazioni di intenti sara' interessante vedere se la Commissione Europea, che nel 1994 aveva fermato la campagna per la creazione di uno standard HD europeo, decidera' di assumere una posizione al riguardo. A tutto cio' verra' dato ampio spazio nella Conferenza Internazionale che la Sezione Italiana della SMPTE sta preparando per il prossimo 14 ottobre a Milano, nell’ambito ormai consueto della IBTS, la piu'prestigiosa manifestazione italiana nel settore degli apparati e sistemi audiovisivi professionali. ATTIVITA’ DELLA SMPTE ITALIAN SECTION GLI OFFICERS DELLA SEZIONE Ricordiamo che, a seguito delle recenti elezioni, il Board della Sezione Italiana della SMPTE, in carica fino al prossimo 30 giugno 2005, risulta cosi'composto:- Presidente: Franco Visintin (consulente, Milano) per il termine di un anno - Segretario/Tesoriere: Federico Savina (consulente, Roma) per il termine di un anno - Roberto Mazzantini (ETA BETA SpA, Roma), per il termine di due anni - Alfredo Bartelletti (BLT Italia srl, Lido Camaiore), per il termine di due anni - Manlio Cruciatti (Mediaset, Milano), per il termine di due anni - Mario Calzini (consulente, Roma), per il termine di un anno - Rolando Alberti (MarinaStudios, Genova) per il termine di un anno - Paolo Manfrinati (TV3 s.r.l., Padova), per il termine di un anno SMPTE 2nd DIGITAL CINEMATOGRAPHY FORUM, Napoli 26 giugno 2004 Seguendo una ormai consolidata consuetudine, iniziamo con questo numero del Bollettino la pubblicazione di sinossi delle relazioni presentate al II Forum sul Cinema Digitale, organizzato a Napoli lo scorso 26 giugno dalla Sezione Italiana della SMPTE in collaborazione col NapoliFilmFestival. Il successo ottenuto dal Forum, dimostrato dalla folta ed attenta partecipazione di pubblico, va ascritto al lungo lavoro di preparazione di Angelo D’Alessio, SMPTE International Sections Director, e da Federico Savina, Segretario della Sezione italiana della SMPTE.Presentiamo in questo numero la sinossi della relazione presentata da Howard Lukk, direttore per la Tecnologia del DCI – Digital Cinema Initiatives, consorzio americano per il lancio di uno standard per il Cinema Digitale. H. Lukk e' una delle piu' importanti figure di quel mondo tecnologico hollywoodiano impegnato in tale importante traguardo tecnico. "DIGITAL CINEMA – A STANDARDISATION PROCESS PROGRESS REPORT" – Howard Lukk, Director of Technology, Digital Cinema Ititiatives (DCI) Cosa e' il DCI - e' un consorzio formato da sette compagnie - Warner Bros, Fox, Disney, Universal Studios, MGM, Paramount Pictures, Sony Pictures Entertainment – per creare le specifiche tecniche ed un modello di business per il lancio di un nuovo sistema di film a lungo metraggio, senza essere specificamente un organismo dedicato alla ricerca di standard.Cosa e' il Digital Cinema - La DCI definisce "Digital Cinema" un sistema di cinema digitale designato ad introdurre First Run Theatrical Feature Film nelle sale cinematografiche. E’ un processo basato sull’archiviazione e presentazione di film e non un processo di flusso. Non si riferisce a film pubblicitari o comunque con contenuto alternativo da proiettarsi prima o fuori del vero spettacolo cinematografico. Obiettivi di un sistema DCI di Cinema Digitale - Costruire un sistema in grado di offrire esperienze
cinematografiche migliori di quelle oggi ottenibili con stampa su 35mm
Diagramma di flusso del Cinema Digitale – In Fig, 1 sono rappresentate le varie fasi operative del processo di cinema digitale raffrontato a quello del cinema su celluloide: il taglio della pellicola (cut negative) corrisponde al Digital Source Master (DSM), mentre la stampa, controllata nei tempi dell’esposizione, destinata alla distribuzione (Timed Release Print) corrisponde al Digital Cinema Distribution Master (DCDM), trasformato poi, per il trasporto, nel Digital Cinema Package (DCP), equivalente alla "pizza del film" (quella spedita nelle classiche scatole rotonde di latta). Alla fine il prodotto arriva alla proiezione al pubblico, in versione pellicola nel rullo caricato sul proiettore cinematografico, in versione digitale nel Digital Cinema Distribution Master (DCDM). Parametri del DCDM - Ma quali sono gli aspetti tecnici base del Digital Cinema Distribution Master ? Essi possono condensarsi:
(segue al prossimo numero del Bollettino) SMPTE – Bollettino della Sezione Italia c/o Franco Visintin e-mail : franco.visintin@smpte.it SMPTE website : http://www.smpte.org SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it |