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    SMPTE - Sezione Italiana            BOLLETTINO 46                Aprile 2004 |
EDITORIALE "L’Alta Definizione spazzera' il pianeta nei prossimi dieci anni" ("High Definition will sweep the planet over the next ten years") , cosi' si e' recentemente espresso John Hendricks, fondatore e Presidente di Discovery Channel. Uno spettro si aggira per l’Europa, quello della Televisione ad Alta Definizione: dopo essere stata messa in soffitta dalla Commissione Europea nel 1994 sembrava che essa avesse preso piede solo negli Stati Uniti, Canada e Giappone, ove regolari trasmissioni sono in atto gia' dal 1999. In effetti anche altre nazioni extraeuropee, in questi ultimi due anni, hanno iniziato a trasmettere programmi in HD, come l’Australia e la Cina, mentre in Brasile la Rede Globo ha iniziato a crearsi un archivio importante. Sembra pero' che qualcosa incominci a muoversi anche in Europa: dopo un periodo di trasmissioni sperimentali la belga Alfacam ha iniziato dal 1º gennaio di quest’anno un regolare programma HD via satellite, denominato Euro 1080 dal numero delle righe che utilizza, cioe' secondo lo standard 1080/50i (1920x1080 pixel, con esplorazione interallacciata). Si tratta di un primo canale satellitare, il Main Channel, trasmesso su Astra per 12 ore giornaliere. Per riceverlo e' necessaria un’antenna parabolica da 60cm, un set-top-box per HD e, naturalmente, uno schermo adeguato (o uno schermo piatto di almeno 50’ o un videoproiettore ad alta risoluzione). A tale primo canale dovrebbe seguirne un secondo, l’Event Channel, con lo scopo di fornire ad una rete di cinema digitali importanti eventi ripresi, anche in diretta, in HD. Il visionario Chief Executive di Euro 1080, Gabriel Fehervari, ha detto al riguardo: "Un anno fa molti broadcaster pubblici europei parlavano della HD come di una possibilita' lontana ancora almeno un decennio. Interpellati oggi essi dicono che forse gia' fra cinque anni ne potremo disporre". Ma il tutto non si ferma qui. Lo scorso 1º febbraio la rete tedesca Premiere ha trasmesso in HD, via satellite Astra, l’importante incontro di Superbowl da Huston (Texas) ad un pubblico selezionato, in simulcast con la messa in onda europea in EDTV (il digitale 625/50/i a componenti). Inoltre la piattaforma satellitare francese TPS ha intenzione di lanciare per il 2006 un canale in HD, dedicato primariamente ad eventi sportivi sotto l’egida di Eurosport, mentre la Carlton International di Londra si dichiara pronta per tale mercato avendo in atto la conversione in HD del suo magazzino film, il sesto al mondo per volume. Nell’area del Golfo poi la Dubai Television e la Abu Dhabi TV intendono aggiornare le proprie strutture produttive alla HD. Ma il discorso va allargato al digitale terrestre. I governi europei, nell’ambito della messa in servizio dei servizi DTT, una volta spenti i trasmettitori analogici si troveranno di fronte al dilemma se utilizzare tali canali, peraltro ormai ristretti alle sole gamme UHF, per aumentare la programmazione in EDTV o per introdurre anche servizi terrestri in HDTV. Uno studio della IMS (Intex Management Service), specializzata nelle ricerche di mercato, prevede che entro il 2008 gli schermi HDTV raggiungeranno, a livello mondiale, i 33 milioni di unita', dai 4,3 milioni del 2003 (per i soli mercati americano e giapponese. La regione EMEA (Europe, Middle East and Africa) ne dovrebbe assorbire il 15%, cioe' quasi 5 milioni. Per chiudere tale panorama ricordiamo quanto detto da Patrick Le Lay, presidente della rete francese TF1 : "TF1 andra' diffusa nel miglior modo possibile, ad esempio in HDTV, ed il digitale terrestre e' oggi l’unica strada rapida per conseguire tale traguardo". ATTIVITA’ DELLA SMPTE ITALIAN SECTION Come promesso, proseguiamo nella pubblicazione delle relazioni presentate alla Conferenza Internazionale dedicata al Cinema Digitale che la Sezione Italiana della SMPTE ha organizzato a Milano nell’ambito della passata edizione dell’ IBTS Forum. In questo Bollettino pubblichiamo un riassunto della relazione presentata da Michael Karagosian, della KMP (Karagosian MacCalla Partners), figura di spicco del mondo hollywoodiano aperto agli sviluppi del Cinema Digitale. "THE CHALLENGE : ADVANCING CINEMA QUALITY" (La sfida: far progredire la qualita' del Cinema) di Michael Karagosian Il soggetto è molto articolato ed è opportuno anticiparlo definendo alcuni termini di riferimento:Definizioni di - cinema (sostantivo) = film su pellicola, sala cinematografica, industria cinematografica, produzione di film - broadcast (sostantivo) = trasmissione al pubblico di programmi radiofonici o televisivi, programmi radio-televisivi, durata di tali programmi - video (aggettivo) = riferito alla televisione (specie se immagini televisive), riferito alla video-registrazione o a programmi video-registrati Ciò premesso, e' possibile ora porre a raffronto le caratteristiche del sistema video digitale con quelle del film tradizionale su pellicola, prendendo in esame alcuni aspetti basilari. Ragioni di preminenza del film - il cinema non e' ne' video ne' televisione - i film vengono presentati su grande schermo, il broadcast usa invece il piccolo schermo - il Cinema Digitale contrappone i files ai flussi audiovisivi, i cinematographer ai cameraman Qualità del Film - qualita' = ampio range dinamico, ampio spazio del colore, lunga vita in archivio - flessibilita' = risoluzione e colore possono essere migliorati senza problemi di obsolescenza; il formato d’immagine usufruisce di varie tecnologie ottiche (lenti grandangolari ed anamorfiche) messe a punto in decenni di esercizio; il suono ha collaudato da molti anni sistemi pluricanali. Qualita' del Digitale - qualita' = il range dinamico e' in stretta dipendenza con la profondita' dei bit; lo spazio del colore puo' essere molto ampio; la vita in archivio e' direttamente connessa col sistema di registrazione adottato (su nastro o su disco) - flessibilita' = i limiti non possono essere molto estesi, richiedendo comunque opportune previsioni in sede di progetto. Range dinamico - per il film sono a disposizione piu' di 10 stop (in linguaggio cinematografico uno "stop" equivale ad un raddoppio del livello luminoso, NdR) - per il digitale si dispone di una profondita' di colore di 12 bit, equivalente ad un numero imprecisabile di stop (la profondita' di 10 bit del sistema DPX equivale a 11 stop) Spazio del colore E’ ben identificato nelle relative rappresentazioni grafiche del colore, come appare nella figura riportata qui a fianco (Fig. 1). Sono ivi indicati: lo spazio dello spettro visibile umano; lo spazio del colore (color cube) XYZ (riferito ai primari fittizi X Y Z, per intenderci quelli da cui derivano le coordinate di cromaticità x y del noto diagramma ICI cui si fa abitualmente riferimento per ogni specifica cromatica, NdR); lo spazio del colore RGB (riferito ai primari reali rosso verde e blu, NdR). Risoluzione Vengono esaminati (vedi Fig. 2) i flussi di prodotto dalla distribuzione alla proiezione (exhibition) derivati da produzione con risoluzione a 2K (2000 pixel per riga attiva, forniti dagli attuali mezzi ad Alta Definizione HD, NdR) ed a 4K (4000 pixel per riga attiva, forniti dai futuri mezzi a Super Alta Definizione SHD, NdR). E’ contemplata la futura possibilita' di disporre di mezzi di proiezione a 4K, con possibilita' di scambio dei flussi di prodotto in sede di proiezione. Flessibilità del digitale = il sistema digitale consente, rispetto a quello tradizionale su pellicola (film) una migliore flessibilita' nella produzione di un prodotto adatto alle varie esigenze di mercato. Cio' per quanto riguarda (Fig.3) sia gli aspetti dell’immagine (su vari formati, dal 4:3 al 16:9, fino al 2,35:1), sia quelli del suono (monofonico, a 2 canali, a 5.1 canali), sia quelli della sottotitolatura delle immagini con lingue diverse (spagnolo, francese, italiano, ecc.). Tutto cio' si verifica in diverse fasi produttive, in particolare nell’impacchettamento del prodotto, cioe' nel suo allestimento per le varie esigenze del mercato. Sicurezza Pur non essendo un aspetto qualitativo, ha egualmente un interesse significativo, riguardando la protezione del prodotto dalle contraffazioni. Per quanto riguarda il film su pellicola, data per scontata l’assoluta protezione da copiature di una pellicola professionale per i complessi procedimenti che essa comporta, va comunque presa in considerazione la possibilita' che essa venga ripresa in sala, durante la sua proiezione, mediante un camcorder. Il sistema Cinema Digitale (Fig.4) richiede invece che il programma venga distribuito alle sale sotto forma di un distribution package, trasportato in modo criptato per evitare sue possibili copiature, ma anche in tal caso la ripresa con camcorder in sala di proiezione rimane un possibile pericolo. Un server locale provvede all’immagazzinamento (storage) del programma nei suoi hard discs (digital platter). Il server alimentera' poi il proiettore di sala durante i tempi di programmazione. Presenti svantaggi del Cinema Digitale Risalta in primo piano il costo dell’impianto, ancora piu' elevato di quello di una sala convenzionale, anche se offre un ventaglio di possibilita' operative molto piu' ampio. Gli elementi di maggior costo rimangono pur sempre il proiettore ed il server. Anche la qualita' del prodotto digitale non e' ancora all’altezza di quella della pellicola. Restano inoltre problemi di flessibilita', legati ad una debole interoperabilita' ed alla mancanza di esperienza degli esercenti delle sale. Vanno anche ricordati, come gia' detto, i problemi di sicurezza, oltre a quelli di un mercato non ancora stabilmente avviato. La Sfida del Cinema Digitale Per concludere, quali sono pertanto i punti determinanti sui quali si impernia tale sfida? Essenzialmente due: - Il Cinema Digitale potra' certamente superare in qualita' quello su pellicola, la ricerca tecnologica sta impegnandosi in tal senso; cio' potra' pero' verificarsi basandosi su una tecnologia ben più avanzata di quella sviluppata per la televisione ad alta definizione (HDTV), che rimane peraltro un utile banco di partenza e di prova per tale sfida. - Costo, interoperabilita', sicurezze e mercato restano pur sempre importanti problemi da risolvere. E’ sicuramente su tali punti che si giocheranno in futuro le fortune del Cinema Digitale. SMPTE – Bollettino della Sezione Italia c/o Franco Visintin e-mail : franco.visintin@smpte.it SMPTE website : http://www.smpte.org SMPTE-Italy website: http://www.smpte.it |